giovedì 21 marzo 2013

Guarda, cerca corri lontano, vola! Piccola donna signora del mondo vai!

Maratona di Roma 2013

eterna sognatrice, eterna corridore per la vita nella vita

Quando qualcuno mi chiede perché continuo a giocare "con i palloncini" in maratona continuo a rispondere bisogna provare per capire, prendi Una Maratona qualsiasi, non solo Roma, prendi un tempo, scrivi sui palloncini il tempo da lepre, posizionati ai nastri di partenza, non  cercare i maratoneti, sono loro che punteranno te e dovrai prenderli "con le tue ali" e portarli al traguardo.
La corsa mi emoziona tutte le volte come un bambino alle prese con il suo nuovo giocattolo.
Eppure la distanza di 42195m l'ho pestata, divorata, sofferta, odiata e amata tante di quelle volte ma ogni volta che attacco i palloncini tutto cambia, è sempre la prima  le mie attenzioni e emozioni sono solo per chi corre con me che pone immensa fiducia in quel che faremo e farò. Le loro emozioni valgono più di qualsiasi altro minuto in meno o premio.

Franco, Andrea, Felice ed Io, assistenti di gara alle 4h15 per la Maratona di Roma 2013 edizione Papale 
Loro saranno i miei compagni di passo per i passi dei maratoneti

Quest'anno per la maratona di Roma ho sentito di poter osare le 4h15 (considerando che non ho 3h30' come tempo in maratona) come assistente anche grazie agli allenamenti che con tanta pazienza Andrea UWT mi prepara e mi sopporta che mi stanno portando ad avere una certa consapevolezza del mio fisico e corpo. 
Tutti sanno che Roma è "Balorda", ingannevole, anche io ho collezionato un ritiro nel 2011 con successivo infortunio a un ginocchio.. Roma l'ho odiata per un bel po' ma non ho tentennato quando mi hanno chiesto di fare questo tempo. 
Eccolo arrivato il Weekend della Maratona di Roma, non so chi saranno i miei cavalieri e con mia piacevole sorpresa ci sarà Francesco Valerio che conosco già da tempo, non conosco gli altri ma entriamo in sintonia nella missione da correre. 
Appuntamento al sabato con il Training Consulting al Marathon Village e come da mail ecco che ci consegnano questo benedetto GPS Polar, mai usato in vita mia, da utilizzare in maratona .. non so correre con 2 orologi e il Garmin lo lascio nel borsone seppur non so usare quello dato in dotazione ma penso che nel caso in cui in maratona non funzionasse la matematica non è un opinione e il mio passo è poco sopra i 6' a km, 1+1 è sempre 2 con qualsiasi GPS.
Presentazioni di rito, saluti e baci e via di corsa per la cena e di corsa a nanna. La sveglia suonerà presto! 

17/03/2013 ora 06.30 ehm ehm ehm non riesco a venire giù da letto! Devo! Nottata un po' insonne per via del dente del giudizio che ha deciso di venir fuori proprio il giovedi prima della maratona, Amen, mi armo di pazienza e sopporto il dolore anche se mi innervosisce un po' non stare bene al 100%. 
Preparo pettorale, borsa, testa e gambe, la temperatura è freddina, pizzica un po' sulla pelle.
Mi dirigo verso l'Arco di Costantino, il solito ritrovo degli assistenti di gara, per la prima volta sono in ritardo, ma è stata dura stamattina convincere la testa che non ho dolore ai denti al punto tale che lascio l'antinfiammatorio PERSINO in camera. Sono un disastro misto alla tensione pre-maratona che ho sempre, proprio come la prima volta. 
S.O.S subito a mio marito che con tanta pazienza arriverà alle 9.00 per portarmi fuori dalle griglie di partenza  le compresse e ecco la mia salvezza.
A dire il vero avrei fatto anche a meno, una volta partiti le endorfine  rilasciate dal benessere della corsa avrebbero fatto da morfina.
Ci posizioniamo nella nostra griglia, gli occhi puntati addosso da chi pone fiducia in noi tra cui Laura, una donna fantastica. L'ho conosciuta durante la sua prima maratona a Firenze 2012 dove ero assistente alle 4h45 ed è arrivata con me alla sua seconda proprio a Roma 2013. 
Sento la sua fiducia riposta in me a pelle, tantissima. Dopo Firenze siamo rimaste in contatto grazie a Facebook e so quanto ci teneva a finire Roma in un buon tempo. 
Ed ecco, 9:30' esatte, dopo la colonna sonora del gladiatore segue il conto alla rovescia, nell'arco di quei 50'' che mi distaccano dall'arco di partenza, la mia testa vola, il mio cuore esplode di felicità, ci sono, sto pestando il suolo di Roma e lo farò per gli altri per tutti i 42km.
I colori della partenza, il fiume di gente che corre, le loro speranze, gli esordienti che li riconosci dalle loro facce, i loro sguardi tenti a cercare in noi dei riferimenti sono il vero cuore della maratona. Perchè la maratona si corre con le gambe ma il vero motore sono il cuore e la testa.

Nei primi 10 km è difficile stabilire chi vuole stare con te, mi guardo intorno ma vedo tantissime persone intorno, eccetto Laura la guardo e riguardo è sempre ancorata a me dall'inizio, il meteo non è clemente, non piove ma è freddo e c'è vento,  fortunatamente o "sfortunatamente" quest'anno il sole e il caldo non saranno nostri nemici ma rimane la solita umidità di Roma.
Proseguiamo verso la distanza della mezza maratona senza passare per giusti motivi da Piazza San Pietro dove si tiene il primo Angelus del Papa entrante, il buon Papa Francesco, ecco che inizio a vedere le solite facce, il solito gruppo, c'è anche quel ragazzo Rumeno che mi chiede info ed è alla sua prima maratona, con quel mezzo inglese di base cerco di aiutarlo a finire al meglio, siamo tutti insieme, fino alla mezza i pacer sono solo maratoneti "più esperti" che aiutano a portare il ritmo, i maratoneti sono "freschi" ma tra il 22^km e 30^ non c'è tantissima gente a tifare, la corsa inizia a sentirsi nelle gambe e con gli altri ragazzi Assistenti cerchiamo di spingerli più possibile verso le Piazze di Roma che quest'anno non saranno al 33^ km ma 34^ cercando di ingannare la loro testa, corrono da tre ore e bisogna Alleviare la sofferenza della corsa, non solo dargli il giusto passo.
Ecco ci siamo quasi tutti e entriamo nelle Piazze Romane tra gente che guarda, applaude e forse avrà capita che un loro applauso corrisponde a cento passi dei maratoneti, dal 34^ al 40^ grazie alla presenza di gente è veramente un volo, il calore umano vale più di qualsiasi integratore.
Eccoci ci siamo, vediamo il Colosseo è il km 40! è Veramente finita ed eccoci lungo i fori, mancano meno di 12' alla fine di questa ennesima esperienza, Laura, il ragazzo Romeno, la signora di Pescara, Alberobello.. eccoli sono li .. li vedo stanno passando anche il gonfiabile dell'ultimo km, non hanno più bisogno di noi, volto le spalle alla finish line e incito gli altri a non fermarsi perché manca veramente poco a essere Maratoneti.
100m ci separano all'arrivo, purtroppo francesco avrà un problema e si staccherà dopo il km 30, ma è sempre con noi, raccogliendoci per mano io Andrea e Felice, rimanendo dietro ai corridori, alzando gli occhi al tabellone che segna 4h15'10'' ci abbracciamo e ringraziamo.
Ed ecco che c'è Laura ad aspettarmi oltre l'arrivo, mi abbraccia forte, piange dalla felicità di aver raggiunto il suo obiettivo, la mia spalla c'è come c'è tutta la sua passione.
Mi emoziono e non nascondo le lacrime. Non mi vergogno a piangere di gioia per loro, quando la corsa non mi trasmetterà più queste emozioni non indosserò più le mie fedeli scarpe.


Grazie Roma, Grazie Training Consulting, Grazie Maratoneti.








4 commenti:

  1. Grande Alina!
    Si vedeva che eri felicissima di fare la pacemaker!!!
    :)

    RispondiElimina
  2. grande. mestiere difficile quello dell'angelo custode

    RispondiElimina
  3. anche io ogni volta che facevo il pace-maker ne risultavo rincuorato, felice per aver portato a termine il compito e per aver trascinato i compagni al traguardo. ora è da un po' che non lo faccio...dovrei scegliere ritmi più tranquilli e forse "un po' di sano orgoglio" ancora non me lo consente. intanto tra un paio di mesi probabilmente riproverò a fare da pace maker personale ad una amica.
    ciao

    RispondiElimina
  4. Bello questo racconto Alina,ho rivissuto con te Roma...una maratona davvero speciale perché correre intorno al Colosseo e'impagabile.spero tanto di poter fare un giorno la pacer anche io!!!!

    RispondiElimina