giovedì 20 dicembre 2012

Un anno di sport

Un anno di sport che non potevo non racchiudere in unico post, non avrei immaginato di raccogliere tutte le soddisfazioni raccolte quest'anno, tantissime soddisfazioni ma anche qualche insoddisfazione e sofferenza di corsa...
Come canta Battisti in Ancora tu, la corsa è gioia e disperazione mia, tutte le volte che dico basta con maratone e Ultra per lasciar spazio a altro nella mia testa viaggiano altre idee più folli come quella che sto covando da settembre.

Iniziando da Gennaio, dopo 2 mesi che ho allenato la piccola maculata a correre con me decido all'epifania di correre la sua Prima maratona  a Crevalcore 06/01/2012
ed eccoci all'arrivo in quella splendida Piazza trafitta dal terremoto del 20/05 e 29/05. Ma Crevalcore resiste, la passione di chi la organizza continua a esserci, a crederci e io e Siria torneremo a correre la nostra Maratona più bella.
la settimana dopo non si poteva mancare all'evento che organizza Enrico Vedilei e Co sull'argine del Lamone a Traversara di Bagnacavallo dove posso ritenermi tanto soddisfatta... con quasi 40' in meno rispetto l'anno prima...
Niente più Ultra e maratone nelle 4 settimane successive a causa di un fermo forzato! LA NEVE! tutti gli appuntamenti vengono annullati persino la Maratona sulla sabbia di San Benedetto del Tronto.
Una settimana prima della maratona di San Valentino decido di iscrivermi e contatto l'organizzazione che mi dice che sono ancora in tempo per iscrivermi e raccolgo le mie macchie e senza pretese vado a Ferentillo, luogo di partenza della maratone per arrivare in centro a Terni dove senza fatica io e le mie macchie abbattiamo per la prima volta il muro delle 4h e il mio cervello si dirà : SEI PROPRIO UNA SOMARA perchè non hai spinto di più!

Punto tutto sulla Strasimeno, l'ultra di 58km del lago Trasimeno ma ho fatto male i conti, purtroppo sento il fisico non rispondere al mio volere e con tristezza dovrò optare per il ritiro al km 30...
Amaro in bocca spazzato via dall'esperienza di pacer alle 4h45 alla Maratona di Roma, mi permette di fare pace con la corsa e ripartire, non piango sul latte versato, la mia testa complicata e luogo di un vulcano sempre in eruzione, cerca sempre motivazioni e nuovi stimoli per ripartire.
Mezza maratona di Ferrara per Rifinire la Maratona di Russi ai primi di Aprile che sarà uno sfacelo! ho un 4h05 di sofferenza pura, la mia testa bacata decide di usare delle A2in maratona e la mia schiena ha urlato vendetta! riposo forzato per fare al meglio la 50km di romagna, un riposo che porterà i suoi frutti e mi permetterà di fare al meglio questa competizione che conosco come le mie tasche.
Il mio cervello bacato non si accontenta e AZZARDA di fare un mezzo ironman di triathlon a Barberino del Mugello che proprio piatto non è solo 5gg dopo, un'altra legnata di ore di sofferenza!
Le mie gambe non rispondono quando salgo in bici e tanto meno quando sarà ora di correre, 6h16 di sofferenza. MAI PIU' una cosa del genere?! sarà vero..... ehm ehm ????
La follia si chiude come pacer il 5/05 alla Mezza maratona di Gardaland con la mia piccola Siria, pacer alle 2h un po' particolari
Riposo fino al passatore, un riposo che non servirà poichè la mia testa non sarà collegata per nulla a questa gara... non so cosa sia successo, ma ho collezionato un altro traguardo di Marradi in un tempo peggiore dello scorso anno... vabbè..
Dopo la delusione della domenica mentre razionalizzo quello che  è successo il lunedi è ora di ripartire con la stagione di triathlon con subito lo sprint classico di San Giovanni in persiceto e il Triathlon Olimpico di Bardolino, entrambe le manifestazione mi ridanno fiducia e AFFRONTO LA FOLLIA DELL'ABETONE,

l'ultramaratona in salita... e che salita ed eccomi affrontarlo con tanta forza fino all'ultimo cm!
ho scalato l'abetone in splendida forma, Io sono certa che finisco la cento di Asolo! non ho dubbi!
Una fantastica 100km dopo 15gg dall'abetone, una cento che mi rimarrà dentro per tantissimo tempo, che non riesco proprio a dimenticare, mettere da parte. I ricordi sempre presenti dall'inizio alla fine....una corsa con me stessa.. arrivare correndo... ed ecco che sono Finisher di questa splendida corsa con Andrea e Simone
Ma non posso stare ferma e 10gg dopo mi riprendo il triathlon rimanendo concentrata sul mezzo ironman di Mergozzo e concentrandomi negli  allenamenti necessari per SOPRAVVIVERE a un triathlon medio!
Triathlon sprint di Asola per ripartire, come promesso agli amici asolani ci sarò fin quando potrò, e via.
Ed eccomi giungere a Mergozzo in splendida forma, anche se non si direbbe visto che il peso è lievitato, considerando che ho risparmiato alle gambe per 50gg ultra e maratone. Una soddisfazione incredibile sentire le gambe che rispondono di forza al volere, esserci sempre presente fino alla fine e non arrivarci solo per arrivare! Mergozzo è stato il mio capolavoro 2012 nel triathlon e la maratona del Mugello a fine settembre stando sempre sotto le 4h, solo per 1'!
Il giorno dopo il Mugello una persona normale riposerebbe... ma visto che non sono normale per nulla io opto per il triathlon supersprint di Cervia dove mi ritroverò a sprintare senza sapere da dove ho trovato le riserve, ma se c'ero non avevo dubbi sulle forze..
Credo di aver spremuto il fisico all'inverosimile e come tutto anche lui ti presenta il conto e non mi bastano i 15gg successivi per riprendermi e permettermi di gioire alla Verona marathon come pacer.. purtroppo dovrò ritirarmi  al 33^.. i palloncini li avevo già staccati dal 28^ .. il mio ritiro per crampi ... inutile continuare in quelle condizioni, non era la mia maratona...ero li per gli altri..
devo staccare la spina.. la delusione è veramente amara ... devo analizzarmi, cercare i motivi ... non è molto difficile capirlo. Ho spremuto il fisico e alla fine ho pagato pegno. Mi decido di accettare un aiuto esterno a livello alimentare, in quanto è la mia base scorretta, cerco aiuto direttamente nelle persone di cui mi posso fidare. Dopo 2 mesi posso dire che ho fatto bene, non solo nel peso calato, quello è solo un particolare, in quanto è la forza muscolare che con una dieta alimentare corretta (anche a dimagrire) la sento sempre più presente tanto da azzardare altri passi...
l'anno si è chiuso in questa maniera ..:
Ottobre
Maratona di Carpi pacer 4h30
Mezza Maratona di cotignola con Siria
12h di REggio Emilia corse solo 7 e optato per un buon allenamento (è stato un azzardo andato maluccio)
Novembre
trail di Valpiana. 18km disperi tra la collina di Brisighella
Maratona di Firenze come pacer alle 4h45
Dicembre
Maratona di Reggio pacer 4h30
Maratona di Pisa pacer 4h15

Con l'ultima maratona corsa a distanza di 7 gg da Reggio ho avuto solo conferme che il percorso che sto seguendo è quello giusto....

Un anno stupendo corso con tantissimi Amici nuovi e vecchi, qualcuno l'ho perso ma altre amicizie si sono confermate e rinforzate.

mancano 2 settimane al termine di questo 2012... sarò capace di riposare?

bah non lo so.


Buone feste a tutti i miei lettori

venerdì 7 dicembre 2012

Alba

Quanti colori ha un'alba...  la stessa vita in vari luoghi e posti del mondo non è mai uguale..

Questa in foto si riflette nello specchio azzurro del mare di Bisceglie..

Stamattina a Massa Lombarda la mia timida alba era rosa, un rosa dolce, nella scala cromatica lo si definisce rosa antico..

Volevo catturarlo con la macchina fotografica o il cell ma ho voluto tenerla dentro e scrivere lasciando spazio all'immaginazione.

Stamattina quel sole timido, rosa, si nascondeva dietro alle nuvole sembrava che mi prendesse in giro, per poi giocare tra i tetti delle case.

Le temperature gelide sono diventate calde alla visione dello spettacolo della natura...


giovedì 6 dicembre 2012

Mani


Tutti dicono che siano gli occhi a parlare....
Le mani non sono da meno.


Quelle mani che chiudono intensamente un abbraccio sincero,
mani che si intrecciano quando cercano fortemente il contatto,
mani che si stringono per rabbia,
mani che si stringono per tristezza,
mani che sanno alleviare un dolore,
mani che accarezzano per affetto,
mani che si cercano ...
mani che amano con un gesto..





mercoledì 28 novembre 2012

Weekend Fiorentino 25/11/2012

Firenze marathon 2012
Pacer 4h45 in azione real time 4h42, stesso time della mia prima maratona Firenze 2009



Io, Elena, Franco, Daria


Come ho scritto nel'ultimo post sono ripartita con la distanza regina con Firenze marathon. 

Avventura è il nome giusto per definire il weekend appena trascorso.
Appuntamento con la Vedilei Family sabato mattina a Massa Lombarda per la trasferta fiorentina, il tutto sembrerebbe normale e rispettare orari e appuntamenti presi con il pranzo con il club supermarathon dove io sono solamente ospite. 

Un pranzo trascorso in tranquillità e all'orario X in direzione palaexpò per la consueta presentazione degli assistenti di gare della maratona. 
Arrivarci al palaexpò  infondo non è stato poi così maluccio nonostante le vie fossero chiuse a causa della partita di rugby Itali-Australia, che sinceramente non ho ancora capito come sia finita, parcheggiamo l'auto e intelligentemente tutti e 4 non prendiamo nota della VIA in cui parcheggiamo l'auto... Sarà facile trovarla al rientro no?! 

Palaexpò sempre super pieno e punto di ritrovo con tanti Amici con cui si condividono momenti podistici e non.. recupero accessori da Assistente di gara, ricognizione di chi sarà collega per 4h45, presentazione sul palco e giro tra gli stand per poi ritornare alla ricerca della macchina sperduta tra le vie adiacenti allo stadio, una vera odissea che finisce, una volta trovata l'auto, con l'incubo di non prendere mai la strada giusta per la stazione. Ma tutto è bene quel che finisce bene e finalmente tutti riusciamo a approdare nei rispettivi alberghi, peccato solo che per la stanchezza abbiamo rinunciato all'incontro serale con Lucy e Luca, coppia che ci hanno aspettato all'expo, pizzeria e in quest'ultima invano.. ma al max riuscivo a vedere la pizzeria dietro l'angolo.  Che stanchezza a fine serata, stanchezza che ha permesso di farmi crollare e dormire di sasso fino alle 6.00 del mattino. 

Drin drin, sveglia e bella pimpante.. ehm ehm proprio pimpante non direi, chi mi conosce sa bene quanto la mattina io sia un bradipo in letargo, ma questo è un piccolo particolare che va perdendosi dentro quei 3 km a piedi da fare per arrivare alla partenza e punto di incontro con il gruppo di Assistenti di gara del training consulting, Gianni gonfia i palloncini e noi come al solito chiudiamo e leghiamo... Incontro con Roberto Burtone ormai mitico pacer delle 4h con cui parliamo della Patrizia Mandini, solito pacer delle 5h che purtroppo non potrà essere con noi a Firenze e decidiamo di fargli una dedica sui palloncini..Non l'ho conosciuta bene, ma quelle poche parole scambiate in occasione delle maratone ti fanno capire la qualità di una donna vitale e energica! Pat noi ti aspettiamo.. 


Tutto procede bene, anche la minaccia di pioggia svanisce e lascia posto al sole donando una temperatura mite, cosa si può pretendere di più per questi maratoneti? Perchè la maratona in questi momenti non è la mia ma è la loro, tutta la concentrazione, la mia voglia di correre la ripongo in loro. Il loro desiderio di arrivare è il mio.  
E' ora di entrare in griglia, io e Daria ci allontaniamo da Franco e Elena per spostarci più avanti e prendere il time dallo sparo che nelle griglie di dietro non si sente quasi per nulla.
Il conto alla rovescia inizia da 10 e .... 3 2 1 è Start! 
I primi km sono degli ingorghi dove il passo anziché velocizzarsi si rallenta, ma non è una preoccupazione abbiamo 42km per recuperare il tempo perso inizialmente prima di passare sopra il tappeto del chip e quelli degli ingorghi iniziali... 
Appena superati i primi 5km dove ognuno decide la sua sorte, con noi rimangono dei maratoneti  alla loro prima esperienza e  chi ne ha già fatte xxxx che ci accompagneranno lungo questa maratona, qualcuno ci lascerà per stare sotto le 4h45 e altri arriveranno un pelo dopo, ma di quelli che ricordo sono tutti arrivati.. ne sono felice soprattutto per chi è stato alla sua prima maratona, in quanto mi sento partecipe della loro prima esperienza su questa distanza.. 
Il km 7 o 8 ci fa entrare nel parco delle cascine, quel parco che una volta era quasi un incubo vissuto tra il km 25 e 33, invece nelle ultime edizioni  per noi "di dietro" è quasi un piacere farlo e  incrociare i top runners che stanno uscendo e ci creano uno spettacolo mentre noi entriamo a affrontarlo, ma questo non ci pesa, sento chi è con me molto tranquillo e carico. La loro motivazione è una spinta anche per noi  a aiutarli, il parco è veloce e si intravede sempre qualcuno e crea dei piccoli punti di riferimento. 
Uscendo dal parco al km 15 si procede verso il lungarno in direzione campi di marte attraversando il ponte vecchio, sul lungarno si vola avendo intorno la gente e guardando lo spettacolo che Firenze offre... i campi di marte adiacenti allo stadio..ehmehm non è proprio un gran divertimento questa zona un po' spopolata ma a questo serviamo noi, a alleggerire il peso dei km e non far notare un tifo quasi assente.. 
Con noi ci sono dei ragazzi dall'inizio tra cui questa donna che è alla sua prima maratona, ognuno di noi non podista ha una grossa motivazione alla sua prima maratona, eccola, lei è il prototipo di questo, vuole stare sotto le 5h, cerca un appiglio per non sentirsi sola, ecco non lo sarà! Dopo averle detto mille volte di andare in quanto il suo passo è leggero e quasi lento rispetto le sue possibilità finalmente al 33^km scappa via... ho visto il suo tempo che dire... se non stupenda, felice e soddisfatta per lei.. 
Ma ritornando al racconto, direzione duomo che accosteremo 2 volte nell'arco di 10km, vedere ancora i  volti della partenza che lottano per arrivare, il loro passo... ecco ormai manca poco verso l'arrivo dopo la svolta a dx dopo il km 41 c'è il lungarno, circa 800m ci separano dalla piazza di s. Benedetto in Croce! 
Eccoci arrivati!
Foto di rito, Gianni e Silvia, collaboratori della training consulting sono li ad aspettarci, i runners che ci ringraziano e rimango li ad aspettare un altro gruppetto di Maratoneti... parte raccolti verso la fine e altri sono di Fondi, Corridori della stessa squadra di un carissimo amico, sapevo che li avevo dietro, gli ho persi purtroppo al km 39 ma ho visto che non avrebbero mollato, le ragazze sono  alla loro prima maratona ma scortate dai Maratoneti più esperti che le hanno motivate e spinte fino alla fine! ed eccoli arrivare a 4h48!

Per me l'arrivo di questi atleti rappresenta molto di più di una maratona segnata nel mio elenco di quelle fatte,  la medaglia un particolare che ripongo nel mio raccoglitore con il pettorale che non butto via, questa è un miscuglio di emozioni, che mi permettono di arricchirmi di stati d'animo diversi, come diverse sono tutte quelle persone che hanno tagliato la finish line, le loro lacrime di gioia sono le mie, i loro 42,195km sono anche i miei.. 


Arrivo con i loro sorrisi, il mio è solo un particolare... 

Alla prox, riscrivo presto







giovedì 8 novembre 2012

giro della Serra a Castel Bolognese a 6 zampe



Ci sono momenti che mi soffermo a guardarle in silenzio, non ho pagato per averle e ringrazierò sempre chi ha abbandonato la adorata Diana perchè io l'HO TROVATA 
 Diana ormai dodicenne soffre di sindrome di Peter Pan ma guai a chiederle di uscire a Correre, è una cosa GRAVE, che non può affrontare. Quando usciamo per la camminata di 3km mi guarda con i suoi occhioni tondi, ormai blu,  con aria perplessa  e sconfortata accetta con riserva IL GRAN SFORZO CHE LE FACCIO FARE.
Ormai Siria è amica fidata di corsa, scrivo tanto e spesso di lei.
e' diventata la mia miglior amica di vita e di corsa, ormai la corsa è un gioco da dividere a 6 zampe.
Povera piccola quando vede il borsone bianco dedito alla corsa e capisce che no può venir con me piange proprio come una bimba, sabato 27/10 l'ho lasciata promettendole che il giorno dopo saremmo andate a correre insieme. Promessa mantenuta e finito il carico di 7 giorni con il giro della serra, un percorso collinare di 14,4km molto bello e divertente fatto con la cucciola adorata.

giovedì 18 ottobre 2012

Riassunto di 3 avventure...

Maratona del Mugello 22/09/2012

Una maratona veramente improvvisata, niente di preparato se non una testa ritrovata solo dopo il 26^km della maratona. Le maratone non le preparo più.. 
Dal inizio dell'anno ho raggiunto e superato la distanza di 42km di corsa XX volte ma l'emozione di questa mi è rimasta dentro.
Attirata ormai dall'altimetria mi iscrivo una settimana prima, purtroppo la spalla toscana è già finita (E' MIO MARITO QUELLO CHE NE è RIMASTO DISPIACIUTO) ma poco importa questo, voglio solo capire da che parte sono girata con le lunghe distanze considerando che dopo la 100km di Asolo a stento ho sfiorato un allenamento di 21km, voglio testarmi su una 42km.

Un arrivo a Borgo San Lorenzo molto difficoltoso a causa di un incidente stradale che ha creato LUNGHE FILE IN AUTOSTRADA e ci ha obbligati a prendere altre strade perse e dimenticate sull'appennino toscano..
Per fortuna anche la partenza è ritardata a causa di tutto ciò, questo ci permette un po' di relax pre-gara.
Le gambe non sono molto convinte, la testa peggio di peggio...non cerco il personale ma dentro di me spero di stare sotto le 4h perchè sento che su un percorso del genere potrei sentirmi soddisfatta. 
Si parte, la strada si presenta piatta e le gambe sono sciolte e morbide, ci sono altri runners che conosco e altri che fino ad allora solo sentito nominare, scambiano chiacchiere tra loro molto divertenti e allietano i primi 7km, haimè li perdo, inizia la salita e quasi per timore di strafare cerco il controllo delle gambe...fino al 26^km non finirà mai di essere "mossa" . Al km 12 si entra in Scarperia per poi andare verso L'autodromo del Mugello... Ma la crisi non arriva al 33^km????? che batosta fare tutti gli strappi del'autodromo, SONO DURAMENTE PROVATA,  prima di uscire l'autodromo incontro un altro Runner con cui spesso ci si incontra e CI CONFIDIAMO CHE NON ABBIAMO LA TESTA PER LA 42KM, però continuiamo a spingere.. 
Lui mi scappa e rimango indietro perchè ormai ho imparato a fare le gare solo su me stessa e senza il ritmo di  nessuno quando non porto il palloncino. 
ho un buco nella memoria della gara, tra il km 17 e 26 mi sembra sia passato un tempo infinito.. ma al 26^km sento ancora le gambe e nella mia testa evade l'idea del ritiro e lascia il posto all'idea di spingere fino alla fine, fin quando le mie gambe non ne avranno più.. non ci credo nemmeno io...  raccolgo testa, le gambe e i km dal 27^ in poi volano via... fino a ritornare a Borgo San Lorenzo e vedere il time...

Missione per me compiuta, ma non c'è tempo per riposare la domenica volevo divertirmi con l'ultima gara di triathlon della stagione. 
il tradizionale triathlon a Coppie del Fantini Club di Cervia

Mio marito vede il mio viso e mi chiede: SEI CERTA? MA TI SEI DROGATA?
lascio stare, arrivo al Fantini e recupero il compagno.. 
è UN SUPERSPRINT Alina vai a prendere le riserve e dimentica dello sforzo fatto 12h prima! 

sarà così! la testa fa cose assurde quando il fisico è allenato, come prima frazionista tra le donne presenti in acqua esco addirittura prima, la fatica del giorno prima non la sento neanche (per il momento), penso solo a fare un'ottima frazione e sarà così per tutta la mia parte e mantenere la posizione, parte il mio compagno che purtroppo sarà sfortunato e farà un giro in più in bici...peccato... ma alla fine ci siamo divertiti è questo che conta.

Pensavo di aver recuperato bene questo sforzo fisico ...ma mi sono sbagliata molto..  

Pagato pegno in maratona a Verona, due settimane dopo dove per me era molto importante portare a termine e in Arena i palloncini delle 4h15.. 
che disastro.. 

purtroppo al 30^km piegata dai crampi.. caldo si o no.. io ero stremata come non mai per un'andatura tutto sommato tranquilla per me.. crampi che andavano a aumentare e amplificare un lieve fastidio che mi porto dietro da mesi.. 
realtà dei fatti: SONO STANCA non posso continuare... 

Che batosta psicologicamente e fisica... sono triste e incredula.. tanto da rinunciare anche a fare la combinata  che ormai quasi per abitudine faccio a Carpi, mediofondo bike +42km la domenica.

sono umana a volte lo dimentico..

Ho comunque preso l'impegno e responsabilità di portare a CArpi i palloncini, lo faccio, mantengo la parola.
sento che con un po' di buon senso non ho problemi a portare un tempo del genere..4h30. 




Il gruppo RunningZen di Ignazio è un gruppo affiatato e io e Andrea siamo i 2 intrufolati.
Stiamo bene i ragazzi sono accoglienti, con il nostro Compagno e terzo Angelo custode dei maratoneti entriamo subito in sintonia... 

Noi andiamo quasi rispettando la tabella di marcia che scrupolosamente di volta in volta mi stampo.. 
sensazioni bellissime di corsa, da far Quasi dimenticare la tristezza della domenica prima ma non da sottovalutare quello che è successo..

aiutare gli altri,  portare runners al traguardo, mi regalano gioia, serenità con la corsa.. e poi riuscire a portare al traguardo un Runner Amico che credeva di non farcela più...questo vale più di 100 maratone corse per fare il personal Best.. 
Sono felice di questa maratona... ma ora devo coccolarmi un po' io..
Ritrovare il giusto ordine delle cose.. 
come pacer in maratona rinasco con Firenze... con il time della mia prima maratona 2009 4h45 
Lo sport unisce tanto quanto allontana.. 

mercoledì 3 ottobre 2012

start al sogno

un sogno lungo, folle, duro ma non impossibile...
iniziato con la maratona del mugello del 22/09/2012..
si inizia a pensare a fare qualcosa di grande, a sognare, a macinare km su km per un obiettivo.
Ora mettere le scarpe non è più solo l'ora di jogging..

è qualcosa di cui sono molto gelosa, un sogno da condividere con chi amo veramente.
Io posso, io devo, Io C'E'..

mercoledì 12 settembre 2012

Pensiero stupendo

Pensiero stupendo sono le prime due parole che mi sono venute fuori osservando attentamente la Gatta Gaia compagna fedele da 01/12/2003.

1/2 Ironman di Mergozzo


09/09/2012
Sul Lago di Mergozzo per tentare l'ennesima  avventura sportiva. Mezzo ironman, 1.9km a nuoto+90km in bici +21km a piedi

Dopo la 100km di Asolo sono ripartita 14 giorni dopo con un triathlon sprint di Asola, ottima gara ma caso ha voluto che in questo ultimo mese ci fosse sempre qualcosa o qualcuno che mi impediva di allenarmi sulla quantità al punto di mollare un attimo allenamenti e lasciare tutto alla volontà giornaliera. Un chiaro segnale di volere tranquillità senza pressione, neanche quella sportiva se doveva diventare un malessere. Concedendomi anche mille peccati di gola! 

Completamente fuori forma e con un bel po' di kg in più decido di partire, premetto che non mi importa della posizione ma bensì di far bene nei limiti del possibile in quanto nelle ultime 3 settimane la mia uscita più lunga in bici è stata di 60km collinari ma con un'ottima media. 
Non ho mai puntato sulla quantità di km ma la qualità di quelli fatti e così mi ritrovo a distanza di giorni con i pensieri  immersi e persi in questo splendido week -end appena trascorso. 
Questa volta la partenza è ben organizzata, nulla di improvvisato con fermata  a Bustoarsizio per un giro in fiera all'expoelettronica il sabato.
Con le mie quadrupedi maculate e mio marito dopo la fiera ci avviamo verso Mergozzo per la cena con la squadra di Faenza,serata in allegria con i ragazzi e da cui mio marito trae la conclusione che lo sport fa male alla salute mentale.
Hotel quasi vicino a Mergozzo, a Verbania, molto accogliente e cortese considerato il fatto che mi ha permesso di portare in camera ben 2 Dalmata e il caso ha voluto che anche la mia compagna di squadra Geki pernottasse nello stesso posto. 
Direi una bugia dicendo che durante la notte ho dormito poco, NO anzi, dalle 23.00 alle 07.30 in pieno sonno profondo se non per qualche bau durante la notte per rumori sospetti! CHE GHIRO CHE SONO! 

ora 7.45 colazione e raccolta pezzi per la gara. Raccolgo, gambe, testa e passione e..... ok anche la bici se voglio fare la frazione bike. Mi accorgo già dal sabato di aver dimenticato l'orologio e il Garmin a casa ma non mi importa più di tanto di vedere l'orario, quando bisogna partire me ne accorgo, forse a piedi mi avrebbe aiutato a tenere un passo diverso ma non credo tanto diverso da quello che ho tenuto. 
la tensione è amica di tutte le gare, non credo di essere indenne da questo ma mi sento pronta e a mio agio, ho tutto la mia famiglia con me e tutta la tranquillità di questo mondo. Ormai mio marito ha imparato che non deve chiedermi in gara: COME STAI ALINA? ha imparato a sue spese ed è diventato un ottimo sostenitore. 
Pensate se questa domanda mi viene fatta all'ultimo giro di boa a piedi????? quando hai fatto 1.9km a nuoto, 90km in bici e 14km a piedi tutto questo alle 3 di pomeriggio sotto un sole cocente e devi fare ancora altri 7km. COME SI PUO' STARE???? 

Mergozzo time!
arrivo in zona cambio e sistemo la roba rigorosamente a SX DELLA CATENA pena la squalifica! ci si scambia saluti, rivedo delle ragazze e la Margherita incontrata già la sera prima. Una signora mi dice: TU SEI QUELLA DEI DUE DALMATA.. ok ormai sono riconoscibile per questo. 
Le chiacchiere, quelle buone, qua e in la aiutano sempre a rilassarmi, raggiunto il lago chi incontro??? Ma c'è Ame ormai il mio Guru ad honorem.

Due bracciate per diventare un tutt'uno con la muta ed è già ora di partire! Partenza cambiata, partono prima gli  uomini e poi le donne, all'inizio penso che è una buona cosa in quanto gli uomini non mi soffocheranno al loro sopraggiungere in quanto non sono un'ottima nuotatrice. 
Partono gli uomini ed è ora di partire per noi! a distanza di 10' partiamo precise e puntali! START! il nuoto lo sento facile senza andare a spingere e osare troppo vista il mio scarso allenamento sulla soglia anaerobica negli ultimi 2 mesi, quasi non ci credo senza troppa fatica vedo già l'arco di arrivo del nuoto (non avendo l'orologio non ho controllato il tempo impiegato) 
Non guardo l'orario neanche una volta montata in bici, penso solo a prendere la mia Wilier e a partire con il mio solito salto alla cavallerizza. I 90km sono composti da 2 giri in bici con andata e ritorno dalla stessa strada con falsopiano solo strappetti ma niente salita di quella dura, al primo giro all'andata il vento è leggermente a favore questo mi lascia pensare che il ritorno sarà molto duro, sarà così, al ritorno il vento aumenta ma per un ritorno lento c'è un'andata veloce al giro di boa avendo il vento a favore! Saluto in bici anche L'amico Filippo, mi chiedo ma che ci fa qui???!! Quel matto di mio marito mi compare sulla strada, è fermo a lato con il portellone posteriore aperto e le cagnoline che mi guardano e riconoscono... mi scende una lacrima..Non posso deludere loro...
Un'ottima frazione bike per me, considerando il NO DRAFT e qualche ometto piccolo piccolo avuto a ruota. Il tempo della bike riesco a vederlo avendo il contachilometri, 2h40 nette! Ottimo e le gambe non sono completamente dure ma non ho la forza di correre a soglia ma un minimo di spinta si!
Lascio la bici e VIA SI VA, ho davanti a me 3 giri da 7km a piedi, sto bene posso fare bene! conto le ragazze che ho visto passare davanti a me e sono meno di dieci, tra me e me mi ripeto sempre di non mollare! di continuare a spingere, darmi dei punti di riferimento durante la corsa, DI PENSARE SOLO A SPINGERE anche quando mi vedo sorpassare da 3 ragazze! 
Il primo giro è il più duro fra tutti e tre! Ma devo assolutamente riprendere! passo dopo passo, metro dopo metro finalmente ho il piacere di dire a mio marito che è fermo sempre allo stesso punto all'ombra:  PASSAMI UNA CUCCIOLA CHE VADO AL TRAGUARDO! HO FINITO!!!

Ho raccolto con Mergozzo un'altra soddisfazione sportiva... ma non mi fermo..continuo a seminare.. 









lunedì 16 luglio 2012

START 1, 10, 15, 65......FINISH 100^km Casella d'Asolo

14/07/2012
100km di Asolo

Lo scorso anno guardando le Ultramaratone mi soffermo su questa sconosciuta, è alla prima edizione. Nell'altimetria c'è la cima Grappa CHE ARRIVA A 1750m, incuriosita vado a vedere la classifica e tra gli arrivati trovo il mio amico Andrea ormai figura costante nelle Ultra. Gli chiedo qualche info ma solo per curiosità senza neanche osare di dire ci provo A FARLA, lui mi scoraggia subito dicendomi che è una ultra veramente dura e considerando il fatto che non sono mai riuscita a finire il passatore sarebbe meglio non pensarci.
Infondo la curiosità è donna no?! e quando una cosa le si dice di non farla TAC! fino a dicembre 2011 l'ho sempre tenuta da parte, l'altimetria disegnata a mano mi fa un po' paura.. però un tarlo inizia a girarmi per quel posto sconosciuto che è il mio cervello.
Leggo il Blog di Andrea su quest'Ultra, non voglio chiamarla gara, tra vari nomi di amici spunta quello di Enea Righi, par che non abbia mai fatto una maratona ma è partito da qui. Da questa cento infernale.. lui diventa  il mio spunto, decidendo a Gennaio di provarci qualsiasi fosse stato il risultato del passatore 2012.
Non ne avevo mai parlato con nessuno se non nelle ultime settimane  quando a non dir nulla sarebbe diventato il segreto di pulcinella, un po' per scaramanzia un po' perché non volevo sentire nessuna critica.. in silenzio da tutti mi stavo "allenando" (PAROLONA) senza storie e lamenti.. ci tenevo molto a finire questa mia piccola impresa.
Il ritiro per panico e sonnolenza al passatore, una serie di disavventure e problematiche della vita di tutti i giorni mi sconfortano un po' non posso negarlo, fino al punto di pensare di evitare questo suicidio atletico e articolare.
Riprendendo un po' fiducia in me e con la Pistoia Abetone decido di partire e arrivare a qualsiasi costo. La sera del sabato a Pistoia con Angela Gargano ne parlo e lei può capirmi perchè come me soffre di crisi di sonno...
La Liliana con discrezione mi chiama proprio il giorno del mio compleanno da un mio indizio ha subito capito la mia avventura, mi da dei consigli che sono quelli che ho portato dietro per tutta la seconda parte della gara. ORMAI NON HO PIU' DUBBI CI VADO E LA FINISCO.
Così dopo la Pistoia Abetone stresso Andrea all'inverosimile e  cerco di capire bene il percorso km per km, seguendo la cartina e l'altimetria disegnata a mano, km per km immagazzino e focalizzo tutti i km senza lasciare nulla al caso, non posso permettermi di trovarmi davanti a una salita e non sapere che c'è soprattutto nella seconda parte della gara quando non mi trovo davanti solo la stanchezza ma anche la notte, proprio la notte che rappresenta il mio incubo, le mie fobie.. 
Nelle ultime settimane che precedono il Grappa leggo il libro di Simone Leo, Spostando il limite, mi rimane impressa la sua skyrace/skyrunning non ricordo bene so che rileggendo ho rivissuto in pieno una mia gara molto simile che ho affrontato con l'inconsapevolezza di cosa stavo per affrontare.
Finisco di leggere il libro e lo ringrazio per avermi concesso la possibilità di leggerlo, mi sono rivista in pieno nelle sue esperienze, e come ho anche detto a lui è riuscito a emozionarmi. Il messaggio di risposta da parte di Simo che segue al mio ringraziamento è uno di quelli del tipo: HO INTENZIONE DI ISCRIVERMI A ASOLO. Io ovviamente gli rispondo fallo tanto anche se saremo gli ultimi avremo però modo di dire ce l'abbiamo fatta. Non saremo gli ultimi, anzi.

IL WEEK END DELLA CENTO KM ARRIVA.


La notte che precede la cento sarà lunga, come immaginavo non riesco a dormire bene ma poco importa tutta la settimana che ha preceduto la cento ho evitato di fare le ore piccole e riposato. Mangiato sempre bene per evitare eventuali deficit alimentari senza troppe pretese.


Io, Andrea e Enea ci mettiamo d'accordo per vederci alle 10.00 al Casello di Ferrara Sud e proseguire il viaggio insieme.
Mentre faccio colazione Andrea mi invia il messaggio  dicendo che Enea purtroppo non potrà venire, non ci posso credere e mi dispiace molto, posso immaginare solo adesso quanto lui tenga a questa corsa, non  è finita qui, mi arriva ancora un altro messaggio dicendo che è bloccato nel traffico di Bologna e tarderà ma il peggio arriva mentre Franco mi sta accompagnando al casello di Ferrara eravamo ormai a 15km dall'appuntamento... e...
Una telefonata rompe il mio silenzio di tensione. Un collega di mio marito lo chiama dicendo di andare con urgenza a Imola perché c'è un grosso problema... NON CI POSSO CREDERE...impulsivamente dico a mio marito che è meglio che io rimanga con lui e non fa nulla per la corsa, preferisco rimanere a casa con lui. Non avrei corso più serena e tranquilla, ci voltiamo indietro per correre a Imola, la guida di mio marito abbastanza "attiva e veloce" mi scombussola un po' lo stomaco, corpo e nulla mi sembra più possibile. Invece mio marito continua a dirmi che devo alzare il culo e andare a Asolo senza far storie e che DEVO PORTARE A CASA MEDAGLIA E PERGAMENA, sa quanto ci ho tenuto a questa corsa. Fortunatamente una seconda telefonata ci dice che è tutto risolto e di volata mi riporta a Ferrara all'appuntamento.

Ci guardiamo in faccia io e Andrea e ci diciamo: ALLE GARE PERENNEMENTE IN RITARDO NONOSTANTE CI ORGANIZZIAMO 10 ORE PRIMA!
 Arriviamo finalmente con un'ora d'anticipo alla partenza, abbiamo già le borse pronte da lasciare al Salto della Capra e alla cima Grappa, ritiriamo il pettorale e ormai giunti  nel posto e nell'aria della "podistica" si stà meglio tanto da concedersi un po' di tempo anche per le foto di rito pre-partenza anche se dall'abbigliamento non si direbbe che sto andando a fare una cento ma una scampagnata.



Cambio d'abiti, finalmente quelli da runner, mi accerto di aver preso l'amichetta di bunny regalata dal mio nipotino Davide di 5 anni, sarà con me per un bel po', si prende la navetta per andare in cima a Asolo da dove alle 14.00 si parte. 
E' un ambiente diverso, fatto di pochissime persone, credo circa 130 persone e rispetto al passatore c'è una grossa differenza di quantità, ma ci sono le solite facce da Ultra. Scambio 2 chiacchiere un po' con tutti e c'è anche Simone che sarà con me e Andrea sempre fino al km 82. Andrea e Lodovico continuano a prendermi in giro bonariamente 
In questo momento di ansia pre partenza mi succede sempre di sentirmi sola in mezzo a tanta gente, un senso di auto-isolamento nonostante parlo e scherzo con tutti. 
Ore 13.54 manca veramente poco alla partenza ma ho un esigenza fisiologica, farla li tra le mura e la piazza di  quello splendido castello di Asolo non mi sembra molto opportuno e allora scappo verso il Bar ma ops all'uscita ovviamente sono già partiti da qualche secondo, Andrea non si preoccupa sa che arrivo.
alle 14.00.07 parte anche la mia avventura, raggiungo tutti e per qualche km ho la compagnia di David e Lodo che ben presto perderò, loro sono "esperti" di questa distanza, io no, devo pensare alla mia corsa, perdo anche Andrea mentre scendiamo Asolo e ci dirigiamo verso Monfumo. Lui è avanti che fa chiacchiere e mi lascia dicendomi VADO A PASSERA ma so che mi  aspetterà da qualche parte, si è offerto di accompagnarmi, ma per un uomo che perdo 2 ne ritrovo, SONO DONNA NO??? scherzo e ritrovo Simone con il suo accompagnatore Heros (simpatica compagnia e affidabile accompagnatore) che con tanta discrezione ci accompagnerà tra ristoro e ristoro. 
Intanto usciamo Asolo e iniziamo la nostra corsa, i primi 3 km sono facili neanche li senti sotto i piedi, c'è la discesa quella stessa discesa che ci porterà all'arrivo, ma finita questa di facile ci resterà ben poco fino al km50.
Si inizia a salire per andare verso la città di Monfumo a metà è situato il primo ristoro e Heros al km 7.5 circa da questo punto la strada inizia a pendere ancor di più e cerco sempre di avere un ritmo costante tra corsa e passo, li dove mi è permesso di correre in salita sempre gestendo in economia il tutto, Simo si affida completamente a me, sarò la sua "guida". 
Arriviamo in cima alla località  Mostacin e fin qui mi sembra di aver corso già una mezza maratona ma siamo solo al 11^km, si scollina per andare in direzione Possagno dove mi sono prefissata il mio 2^ traguardo intermedio, ci sono ancora 14 km per arrivare al Tempio Canoviano situato in alto e ben visibile ma in questa distanza ci sono ancora 2 salite, affrontate sempre con la stessa diligenza della prima e al km 18.4 siamo di nuovo in alto con il ben ritrovato ristoro, gentilezza e familiarità tra i volontari, per poi scendere e risalire in direzione Possagno, ricordo uno stradone e poi una svolta a destra con all'improvviso una salita e in cima il Tempio che sembra quasi un'apparizione divina.
La mia prima lacrima, fin qui sembra di aver corso una maratona...sono arrivata, in cima c'è la macchina  navetta parcheggiata con la bandiera italiana e il simbolo della Via della felicità, un'associazione voluta e fondata da Simone e altri amici, in realtà siamo solo al km 25...
Proseguiamo su per una strada verso il Monte Grappa, ricordo che all'inizio della salita c'è il primo controllo, un tizio che segna con il pennarello Blu, delebile, il passaggio sul nostro pettorale. Servirà ben poco il controllo, in quanto il mondo dei furbi è immenso e anche in queste piccole realtà ci sono persone che si fanno caricare in macchina per poi scendere in prossimità di controlli ristori. Non so che gusto ci sia ma so che sono dei Poveretti e gente che non ha nulla da trasmettere, detto tra noi serve solo a fare un nome e cognome in classifica.

La nostra Vera scalata al Monte Grappa inizia al km 25, avremo un'interminabile salita dove riusciremo a prendere aria solo per 2km circa dopo il salto della capra e tornare a salire vero il km 50 dove è situato il rifugio del Grappa...
Per non renderci facile la scalata, negli ultimi 6km  che ci portano al salto della capra, dove troveremo segnate per terra con uno spray rosa le pendenze per giunta tra 18/20% si scatena un temporale fortissimo, tanto da formare ruscelli d'acqua sotto i nostri piedi. Esordisco con una battuta che avrei potuto risparmiarmi, mentre saliamo quelle pendenze il nostro baricentro si sposta in avanti, molto avanti..
Quel matto di Heros è venuto in giù dal ristoro che precede il salto della capra a piedi portandoci i k way.. dopo ovviamente è tornato su di corsa..che avventura...
Ormai è fatta, facciamo il primo cambio "sulla capra" meglio continuare a salire da asciutti, in cima si nota una leggera nebbia..continuiamo a salire verso la cima grappa. Notiamo dei Buchi nella montagna e ricordando della storia viene subito in mente che sono servite ai soldati durante la prima guerra mondiale.
Che strano le ore sembrano volare, con Simone è la prima volta che ci corro, trasmette vera passione e tanta tranquillità durante la corsa. Discrezione, mai una parola di troppo. Ormai con Andrea formiamo coppia di corsa.
Un miraggio iniziamo a incrociare le prime luci, sono gli altri atleti che scendono, per 200m si incrociano le strade, loro scendono e noi andiamo al rifugio Grappa, perso tra la nebbia e le nuvole, li dove è situato il cimitero dei militari del conflitto..
Cambio completo d'abiti anche i miei mitici booster Rosa a cui sono affezionata. Nada, voglio essere asciutta  e proseguire senza rischiare di soffrire il freddo. Ristoro, recupero atleti e via si inizia la discesa.. discesa con il giorno al contrario di quelle mille paure che mi aveva inculcato Andrea, siamo arrivati in cima con il giorno!
Appena finito il connubio nebbia e nuvole iniziamo a vedere lo splendido paesaggio, le luci della città, i pascoli, il verde immenso.
Durante la discesa passiamo nelle mini gallerie scavate nella montagna..Mamma mia che spettacolo...
Per qualche momento ci perdiamo io, simo, andrea ma è solo questione di attimi fin quando tra il km 57 e 60 Andrea  non inizia a tempestare di "insulti"quel Poveretto che per tutta la salita è montato su in macchina e che non ha mai mostrato il pettorale e detto come si chiama. Pezzente.
Purtroppo Perdiamo Andrea fino al 64^km, purtroppo sbaglia strada e ci raggiungerà al ristoro dove io sto cercando di resuscitare dalla mi crisi..purtroppo haimè sapevo che poteva arrivare ed è arrivata, buio, stanchezza, cambio di temperatura, la mancanza della figura di Andrea mi hanno mandato in crisi appena fermata per rifornirmi.
Capisco che qualcosa non va, appena cerco di buttar giù qualcosa non ne ho voglia e mi gira la testa. Senza neanche farmi spazio mi siedo su una panca, le signore sono tanto gentili al ristoro. sono pallida capiscono subito che c'è qualcosa che non va e mi IMBOCCANO la cioccolata proprio come 2 mamme e mi preparano il caffè..  non ricordo bene quanta ne abbia mangiata, so che nel mio pit stop da 20' ho bevuto tanto caffè e coca cola da stare sveglia giornate intere. Un miraggio arriva Andrea finalmente, le signore lo riconoscono, gli dicono subito se l'ha fatto anche lo scorso anno, nel frattempo che lui ritrovava la strada ho tentato di chiamarlo ma i cell erano morti e potevi mandare dei messaggi e sperare che appena prendesse il segnale sarebbe partiti da soli.
Gli dico a Andrea che sono in forte crisi e che ho bisogno di tempo ma riparto. Mi rialzo da quella panca siamo di nuovo tutti e tre insieme e pian piano ne esco dal mio inferno interiore. Posso uscirne solo io da sola. Riprendo a correre per quella discesa lunghissima che finirà al km 75 dove è situato l'ennesimo ristoro.  Qui c'è una signora che ci riconosce e dice: EHI MA TE SEI QUELLA CHE PENSAVA DI ARRIVARE A MONFUMO, GUARDA DOVE SEI ARRIVATA... ebbene si sono al 75^ km, Isabel è arrivata da Alfonsine gira a dx e sx in questi 25 km per venirci a trovare purtroppo non posso esserle molto d'aiuto se non dirle cerca di vedere delle anime viventi che girano a piedi..
Siamo un bel trio, ancora insieme, questa volta manca il quarto, Heros si è addormentato in macchina..una bussata si risveglia e si riparte... intanto si ritorna a fare un falso piano..ormai è notte fatico a focalizzare e ricordare paesi, sono molto concentrata. A dire il vero ho un buco alla memoria tra il 75/81^ km.. correvo per inerzia e concentrazione nel passo. Mi sono completamente assentata e non sentivo la presenza dei mie cari amici. Mi compare come un miraggio durante la salita che conduce a Cassanego, ben altri 5km, Isabel, l'abbraccio, mi viene da piangere... è uscita da lavoro alle 20.00 ed è venuta con un suo amico di corsa in macchina da me.. da me per vivere quei 18km che mancavano all'arrivo..
Continuiamo a salire e scendere tra Cassanego e Crespano è veramente infernale, non ricordo il km o i km ma abbiamo percorso uno stradone lungo tra sali e scendi completamente buio, illuminato solo da dei lumini. (inizialmente penso che l'organizzazione gli abbia messi per noi, all'arrivo mi diranno che c'è stato un incidente  qualche giorno prima) purtroppo perdo Simone.. è nella sua crisi, io continuo a correre con Isabel con lui rimane Andrea. Al 92^ km c'è  un signore con il suo fedele cane, un dolcissimo essere che elemosina il mangiare a tutti, mi sembra abbia allestito il ristoro nel giardino di casa sua...
Ora sono molto concentrata basta poco per sbagliarsi, purtroppo le frecce qualcuno si è divertito a cambiarle e fortunatamente sono ancora lucida e "fresca", manca solo 1km ai 3 km di salita che mi portano in cima a Asolo, eccoci sulla dx ci compare il CARTELLO BIANCO CON LA SCRITTA NERA ASOLO!
Stringo forte la mano a Isabel, la terrò stretta per tutti quei 3 km che mi sembravano volare, piango questa volta non trattengo le lacrime, scendono a fiumi, ma continuo a salire fin quando arrivo in quella piazza da dove siamo partiti e c'è l'ennesimo ristoro, scherzando dico: NON MI FERMO C'è MIO MARITO CHE ASPETTA A CASA CHE DEVO CORRERE A PREPARARE LA COLAZIONE..
pit stop velocissimo, vedo Casella d'Asolo molto vicina, i 5km che mi separano diventano 4/3/2/1.... e ci sono SIAMO ARRIVATE ALLA CHIESA DI SAN APOLLINARE... HO CORSO 100KM.. abbiamo scalato salite infernali per arrivare in paradiso.. quel paradiso regalato dall'emozione di tanta strada corsa, camminata sempre con la passione. Le lacrime, il sudore, il temporale, la strada, i km. Queste sono emozioni che si possono solo vivere e sentire..
Ore 3.54' del mattino la mia avventura finisce... dopo 10' arriva anche mio marito, partito nella notte per venirmi a prendere e essere partecipe di quest'arrivo... piange è commosso, mi stringe forte a se..
ore 4.18 arrivano anche Simone e Andrea!
Abbiamo formato una squadra senza esserci organizzati prima ma durante quest'avventura splendida che è finita con un grosso abbraccio e la felicità...











martedì 26 giugno 2012

La mia Pistoia-Abetone

 Uscita sconfitta dalla 100km e dopo quel che rimaneva di una domenica passata a chiedersi perchè mi sono imposta un ritiro al 65^km, il lunedi dopo mi sono rimessa in gioco, cancellando tutto quello che ho fatto dal sabato pomeriggio 26/05 alle ore 15.00 in quella via Faentina, che sono certa tornerò a rivedere, all'una di notte.. perchè non ho saputo reagire alla crisi di sonno? panico? buio? non lo so ma so che devo imparare ancora molto. La notte è strana, mi riserva sempre mille sorprese, dubbi, perplessità. Nella notte si fanno troppi conti, si tirano somme che forse non so ancora fare ma sono certa che imparerò.

Il lunedì mi rimetto in bici, faccio 15km per andare in piscina, nuoto e ritorno a casa... sento che il mio fisico reagisce bene. E' ora di riprendere senza pensare e dimenticare ogni strascico di quella 100, sto bene, posso, correre, nuotare e andare in bici cosa voglio di più? per giunta il sabato dopo ho anche un triathlon sprint! è proprio ora di tornare, di ricaricare ogni genere di energia scaricando e confrontandomi con me stessa con quello che è il triathlon. Ne viene fuori un capolavoro diviso tra uno Sprint a San Giovanni in Persiceto e Un Picasso all'olimpico di Bardolino.
Ci ho tenuto molto a esserci a San Giovanni, nonostante il dolore e le ferite del terremoto che da casa mia quel 20/05 e quel maledetto 29/05 si è sentito TROPPO bene ed ha lasciato segni nei cuori e nei beni di questa Emilia, i ragazzi del Granarolo triathlon si sono prodigati per portare avanti uno degli Sprint di triathlon meglio organizzati. Ed ecco che io c'ero a rendere omaggio ai loro sforzi di organizzare una gara 4 gg dopo la catastrofe... a 9km dalla splendida Crevalcore..

Ritornando al Mostro Abetone;
lo scorso anno ho dovuto rinunciare a questa corsa folle, dura e importante, il piriforme non ne voleva proprio sapere di farmi camminare decentemente e tanto meno correre.
Quest'anno ero incerta se farla, per tantissimi motivi, dalla paura di questo splendido percorso a altro, ma dopo il triathlon olimpico di Bardolino del 16/06 contatto Renzo Agostini, uno di quei amici che vedo solo nelle corse e sento come se ci vedessimo tutti i giorni, gli dico ORA NON CAMBIO PIù IDEA OK SONO PRONTA!
Lo ringrazio infinitamente, si è prodigato per me, l'ho fatto impazzire per l'iscrizione UISP / FIDAL e per trovarmi 2 posti per dormire in palestra la sera prima dell'impresa.
Faccio un summit in casa con il marito che ultimamente brontola spesso per le gare e per giunta questa parte troppo presto, gli dico della possibilità di dormire in palestra ma lui mi dice che preferisce rimanere a casa con le Bimbe Maculate e di evitare di fare la levataccia delle 3.00 di mattine e partire perchè conosce bene quella strada sa quanto è duro L'Abetone.. MI DICE: ALI SEI SICURA DI FARCELA CON QUESTO CALDO? SONO PREOCCUPATO, IN CAMION è DURA E FIGURIAMOCI FARLA DI CORSA.
Non mi sottovaluta, è mio marito e lui come tutte le persone che mi amano ma non praticano sport si preoccupa per me perché sa quanto il caldo influisce su di me.
Lo tranquillizzo e lui esordisce dicendomi: MA QUELLA CICORIA DI ANDREA NON VIENE???? NON SI è ANCORA RIPRESO DALLA NOVE COLLI A PIEDI? Perchè non glielo chiedi?
contatto Andrea e mi dice subito si,  perchè vuole testare le sue caviglione  provate dalla 9colli. Test superato.

23/06
Un sabato passato a casa il più possibile per partire poi alle 19.00 verso Sasso Marconi dove ho l'appuntamento con Andrea per andare a Pistoia e dormire in Palestra.
Questa mezza sega  di Uomo in questa situazione mi fa mille problemi dicendomi: MA E' NECESSARIO DORMIRE IN PALESTRA?????? gli rispondo SI! considerando le finanze! mezza femmina! ed è un complimento!
Con Andrea c'è un rapporto fraterno di amore e odio e chi ci conosce sa quanto siamo legati da questo sport.
In macchina continua dicendomi che dovrò ringraziarlo e che mio marito dovrebbe pagarlo perchè gli sta facendo il favore di sopportarmi! Uomini! tutti uguali! Lui e mio marito UGUALI
Finalmente troviamo a Pistoia la Palestra in Via "Molinuccio" via che in realtà sarà MOLINUZZO e giustamente il navigatore ci dice inesistente, ma avevo trascritto male l'indirizzo solo per questo do ragione a Andrea che mi dice che sono una Frana!
Arrivo e sistemazione, le brande non sono così male, non ho il sacco a pelo ma mi sono attrezzata di trapuntino e lenzuolo così mi sistemo un vero letto, purtroppo l'arrivo alle 21.30 non ci permette di andare a usufruire del pasta party ma ci attrezziamo con borse frigo e pappa da casa.
Incontro la Denise Quinteri per caso in palestra, che piacere rivederla, un'amante della corsa e podista come il suo blog RUNNER PER CASO, ci segue nelle gare..senza nessuno scopo di lucro. pochi ancora così.
ceniamo, sistemiamo e un giretto in centro per andare vero il Duomo li dove domani partiremo. caso? incontro Angela Gargano con suo marito Michele Rizzitelli, mia conterranea, Ultrapodista e un grosso esempio di umiltà. Lei ha una parola per tutti, mi si illuminano gli occhi ogni volta che la incontro. Lo scorso anno al passatore Andrea gli aveva detto di me, non la conoscevo, ma ricordo bene quando a Marradi mi si è avvicinata parlandomi e incitandomi.. lei non mi conosceva ero una sconosciuta ma mi ha confortato. Parole che mi porto dentro e che ogni volta che la incontro mi vengono in mente. Adoro Angela.. a prescindere dal fatto che lei sia la Gargano, che siamo entrambe Pugliesi e per giunta vicine di Paese.. In corsa è una ricarica di energia Positiva, stare al suo fianco è sempre un piacere e un sentirmi serena "al sicuro".
Saluti e baci e si va verso la palestra per dormire. C'è il solito signore con il suo fedele Ultra Barboncino educatissimo, durante la notte non abbaierà e non disturberà nessuno. Piccolo, rimane accanto al suo padrone ed ho bene impresso come al risveglio lui era li accanto al suo amico Uomo con tanta dolcezza. E' stato inevitabile una lacrima mi è scesa pensando alle mie amate macchie, quanto mi è mancato quel musino a cui do il buongiorno la mattina.
L'ultrabarboncino a cui secondo me La IUTA dovrebbe riconoscere una targa :) è stato educatissimo al contrario di chi la notte non ha avuto rispetto per chi dorme, PASSI CHI RUSSA, PASSI CHI SCOREGGIA, PASSI CHI è NOTTAMBULO MA NO CHI ALLE 4.00/4.30 FA GRUPPO E PARLA DISTURBANDO CHI DORME!  QUESTA E' MALEDUCAZIONE!

Per ridere un po': non sapevo dell'uso delle lenti a contatto da parte di Andrea, E' PROPRIO CIECO, lo chiamo durante la notte perchè pensavo fosse lui a russare e DAVANTI AI MIEI OCCHI MI COMPARE UNA SAGOMA CON UN PAIO DI OCCHIALI CHE INVECE DI 2 LENTI HANNO 2 FONDI DI BOTTIGLIA ED IO NEL CUORE DELLA NOTTE: MAMMA MIA GLI INCUBI, CHE SPAVENTO! ah se ti vedessero le FANZZZZZ

tra più e meno io le mie ore di riposo le faccio fin quando questi 5 sapientoni non iniziano a parlare per poi capire che loro si fermeranno a San Marcello! faxxulo! scusatemi il termine ma lo sfogo ci vuole in questa circostanza! gente egoista!

24/06
La sveglia viene stabilita da questi fantastici ATLETI, pazienza ormai è fatta ed è ora di integrare per fare scorta per le prossime 7h è inutile incaxxarsi. Il mondo è bello perché è Vario. 
Butto giù alle 5h di mattino pasta integrale con parmiggiano a scaglie e un filo d'olio extravergine proveniente dalle campagne di mio suocero, non c'è olio migliore, per concludere con una crostatina alla marmellata. Dovrei essere apposto per il momento, preferisco non appesantirmi prima della partenza.. se ci metto anche la digestione alle 7.30 invece di correre mi piego e rotolo dalla pesantezza. h 5 perfetto! questa volta alimentazione e digestione non mi hanno dato problemi.

H6.30 siamo in piazza si iniziano a incontrare amici e Amici, Lodovico e Andrea iniziano a prendermi in giro bonariamente, dicendomi che non ce la farò, che l'abetone è un mostro etc etc...
Io intanto alla partenza per questi 50km al 90% in salita ci sono! SONO PRONTA E VOGLIO AFFRONTARLO.
Incontro le amiche del CAI Pistoia, Franca, Simonetta, ERita.. che donne ragazzi!
A chi mi chiede se mi sono allenata  in salita io rispondo no.. ho km e km nelle gambe di fondo ma non ho km di forza in salita. Ho deciso meno di un mese prima di farla tra si e no. Ma io ci metto faccia, cuore e gambe fino all'ultimo muscolo che ho.

Saluto Andrea che va Su in cima all'Abetone in macchina per poi scendere e iniziare il suo allenamento fino a San Marcello per poi tornare su,  intanto si va, ore 7.30 c'è lo sparo d'inizio, in questa gara ci sono Donne fortissime, C'è L'avvocato Carlin ormai vincitrice indiscussa del Passatore di estrema gentilezze e umiltà, poco tipica dei Campioni, ricordo ancora a Roma la sua presenza al traguardo mentre arrivavamo noi gruppo delle 4h45, c'è anche la Paola Sanna che non ho ancora avuto il piacere di conoscere di persona.

Mi prometto che devo essere prudente, rimango infondo, quasi in un senso di chiusura, non devo seguire il passo di nessuno e devo impormi di fare il mio di passo, devo essere prudente, non conosco il percorso,   ne troppo lento e ne troppo veloce, in entrambi casi pagherei e mentre sono concentrata incontro il Dr Paolo Bagnoli, qualcuno lo chiama Legenda, chi sa delle sue imprese capisce perchè, ma alla fine nonostante le chiacchiere non mi accorgo nemmeno che lui si dilegua avanti! Mi chiedo proprio a cosa stavo pensando e quanto io fossi concentrata... Intanto ritrovo Adele, La Prof d'artistica runner e qualche passo dopo Sara Valdo.. ma come mi ero promessa non devo seguire nessun passo e fare il mio e su quella lunghissima salita che porta al traguardo delle Piastre dal km 6 seguo solo la mia testa, scambio mille parole con tutti e con nessuno... le mie gambe hanno un ritmo, il mio cervello invece capisce di aver frainteso l'altimetria e che questa salita con quella del Montealbano non ha nulla che fare, questa è più lunga di 2km e molto più pendente, al 13^km il mio cervello è provato dal caldo, a meno di un km c'è il traguardo e inizio a autoconvincermi che è la fine della mia prima gara, sento la crisi, una di  quelle crisi che ti dicono che è finita, invece no è finito il primo traguardo, ora inizia il secondo, arrivo alle Piastre, mi fermo qualche minuto, mi rinfresco la testa, tutti i miei riccioloni e non ne lascio uno asciutto! Il mio cervello deve riprendersi! Devo ripartire! e si va.
Qui la strada diventa generosa, buona, morbida è un sali scendi continuo che permette di correre bene, rinasco atleticamente ma evito di consumare troppe energie, il mio pensiero è quello che dal 33^ km inizia la mia 3a gara nella gara, riprendo posizioni una dopo l'altra fino a ritrovare dei carissimi amici, intanto attraverso la Valle del Reno fino a raggiungere Campotizzori km 20, si riprende a salire e ritrovo Luca Trovato, salutato alla partenza, di cui ho letto il suo racconto della sua Pistoia San Marcello 2011, ci salutiamo, lui sente che ha i crampi e vuole rimanere con il suo passo. Lo capisco e intanto io continuo il mio tragitto da sola (in realtà non lo sarò mai), km 22 si va verso  Maresca, c'è un tratto tutto sterrato, prima di infilarmi in quel viattolo vedo un volto conosciuto, è Claudio Giannini che è fermo a una macchina amica, gli chiedo un po' di acqua e Coca Cola, un sorriso mi porta via, sento voci amiche che mi fanno sorridere dicendo NOI LA DIAMO A TUTTI, saluti di corsa e via e su verso il passo dell'Oppio in compagnia di Fabrizio che saluto, dal 25^km si inizia a scendere in picchiata, incontro Marisa e Ermanno giusto il tempo di 2 chiacchiere e via, ricordo bene il km tra 26 e 27 molto ripido, ho avuto quasi pausa di strafare,  tanto da lasciare libere le gambe avendo un passo sciolto da recupero e nonostante tutto ciò ho corso  con un passo a 4'30''km, non mi freno ma devo fare attenzione, Mi sembra una discesa interminabile ma  passo dopo passo, un piede davanti l'altro arrivo al mio 2^ traguardo,  dove trovo ad aspettarmi Andrea, SAN MARCELLO km 30 , ci credo, sto bene nessuna crisi ho solo un pensiero riprendere e rigenerare le mie gambe nella buca di quei corti 3km che mi separano da La Lima. Una buca, una discesa ripida che potrebbe prosciugarmi, ma non glielo permetto. La mia testa comanda le mie gambe, il mio cuore e la mia passione fanno il resto ed ecco che sono arrivata all'inizio della mia ascesa, quei lunghissimi 17km che mi separano alla cima. CI SONO, il primo km è morbido, permette ancora di correre con continuità ma è caldo. Non devo sopravalutarmi.
Andrea mi dice di fare attenzione all'idratazione, ha ragione è molto caldo, cerco sempre di avere la testa bagnata e non sprecarmi quando ho bisogno di bere senza esagerare, le fontane lungo il percorso e i rifornimenti non sono mai mancati. Niente acqua fredda che scende direttamente dal monte, la temperatura corporea è molto alta e rischio di avere qualche malanno però le uso per bagnare il cappello, è un toccasana per il mio cervello.
Andrea è stanco lo vedo un po' sofferente gli chiedo gentilmente di non starmi accanto, voglio proseguire sola, AMMETTE PER UNA VOLTA CHE GLI STO DANDO FILO DA TORCERE, scherzo, so benissimo che il suo primo lungo dopo un mese durissimo a livello fisico e mentale, ma non voglio nessuno accanto, voglio solo me e  continuo a correre alternando costantemente corsa e passo, passo corsa, come una magia e poesia che si sono uniti su quella salita, tra quegli alberi laterali alla strada la cui ombra mi ripara e che cerco di continuo ma senza sofferenza, salgo, corro, incontrando ancora carissimi Amici, Marco, Renzo e le "sue donne" che hanno finito la loro gara e sono li a fargli assistenza,  i km volano via costantemente, con sofferenza per aver utilizzato tutto la forza possibile e tanta gioia nel cuore ho visto quella cima che non avrei mai immaginato. ABETONE.. SI CI SONO NON CI CREDO ANCORA. IL CUORE ESPLODE DI FELICITA'.
Fino a quel momento non ho mai guardato il time se non per scandire tecnicamente corsa e passo su quel Mostro di salita, 17km di continua ascesa di cui dal 42^km al 48^ sembra non finire mai, questi non perdonano gli errori fatti in precedenza.
Ho messo tutta la mia passione in questa corsa inaspettatamente belle e affascinante, le medaglie le ho nel cuore e non su quel podio.
Ho portato a casa la felicità e la passione che testa, cuore, gambe sanno scaturire nella sofferenza di tanti km.
Sono felice, Ho vinto una sfida quasi impossibile. Io c'ero, ho vinto la mia gara, ho scalato l'Abetone.

ora posso tornare a scrivere
Ho fatto pace con la corsa..  e il mio blog ha un senso..

ringrazio chi perderà 5' per la lettura






martedì 24 aprile 2012

sogni

Non aggiorno il blog da tempo... metto insieme emozioni, sogni e desideri.

chi mi chiede cosa fai questo week end? dove vai? in quanto tempo?

nessuna risposta, faccio tanto e faccio nulla.

Avevo scritto un post precedentemente con il No rules. 

Ho sentito l'esigenza di evadere e togliermi  questi occhi sempre puntati. Quasi un peso che non riesco a sopportare. L'agonismo nel 2003 l'ho lasciato per questo. Non sono forte, io a volte mollo anche se cerco sempre di inseguire un sogno

Quel sogno che non ha un nome, potrei chiamarlo corsa, come non potrei,
ma sempre di corsa a inseguirlo,
un sogno che continua ripetutamente a presentarsi con le sue gioie, sacrifici, sudori...
come l'emozione di un piede dopo l'altro,
la vetta raggiunta
dopo momenti di sconforto alternati ad altri iperadrenalinici,
la voglia di mollare che compare all'improvviso
come all'improvviso prendi quelle forze che sono sempre nascoste in qualche angolo,
spigolo, ma ci sono.
Tantissima voglia di fare, tanti sogni che non rimarranno nel cassetto...
tanta strada per raggiungerli.
sono qui, sono pronta...

ma non chiedetemi quali sono..
non lo so o forse si

martedì 20 marzo 2012

Racconto di una pacer alle 4h45 tra le piazze Romane

Maratona di Roma 2012 


Premessa:
Prima di iscrivermi a una maratona mi chiedo sempre il perché, cosa cerco e cosa può darmi. Solitamente non trovo le risposte ma quasi sempre alla fine trovo la soddisfazione carica di emozioni, anche quando il mio time non è il mio Time, le mie gambe non rispondono e vogliono ritirarsi. Mi regala gioia e dolori, proprio come un matrimonio. Beh io sembra che abbia firmato per questo. 
Roma è stata Poesia per le mie gambe e la mia testa. 
Mesi fa mi ero promessa di non fare Roma ma buttarmi sui percorsi bike della Gran Fondo Davide Cassani, come si sa benissimo io sono una Somara e come tale cambio idea ogni 2x3, considerando la mia preparazione bike molto arretrata quando mi si presenta l'occasione di fare da pacer a Roma dico subito di si anche se la fascia delle 4h45 è molto lenta.
Nella mia testa passano mille pensieri e sento quasi la necessità di correre così piano in una città che lo scorso anno mi ha fatto "piangere" per un ritiro, so benissimo che Roma  non è maratona che posso correre rincorrendo il Time, quei sampietrini benedetti mi rompono la schiena ma posso benissimo intraprendere l'avventura da Pacer e  sentirmi Ricca di altro. 
Mi si chiede perché ho voluto correre in una fascia che non è proprio mia, la risposta è facile, basta provare di correre per questo tempo in maratone così grandi come Roma  e Firenze e troverete le risposte. Accanto gli affezionati della maratona che collezionano numeri di maratone (qualsiasi tempo loro facciano sono felici di averla conclusa) ci sono quelli della prima maratona, quelli che non guardano il time, quelli che pensano che  la maratona sia cosa da Grandi, chi mette un piede dopo l'altro senza mai aver corso prima di qualche mese fa e si concentra solo su un obiettivo FINIRLA...e avere quella medaglia che qualcuno ha definito a forma di patata, quelli che pensano che dopo quella maratona saranno contenti e forse non ne correranno più.
Io tra questi ci sono passata e so come ci si sente, esattamente in questo time 4h45 la mia Prima. Io pensavo che la mia prima e ultima maratona sarebbe stata Firenze 2009. 


Inizio dell'avventura Romana alle ore 10.00 in teoria ma in pratica riusciremo a partire da Massa Lombarda solamente alle 11.15 del sabato mattina con la piccola considerazione che alle 15.00 è fissato l'appuntamento con i pacer per la Riunione  e per il piacere di sapere chi sono gli altri volti con cui mi avvierò all'avventura Romana. Purtroppo le mie bimbe maculate le dovrò portare in pensione, è solo una notte, forse capiranno... il distacco è sempre molto doloroso. 
motivo del ritardo? senza neanche dirlo. MIO MARITO SI è PRATICAMENTE SVEGLIATO ALLE 10.00, ma non era l'orario di partenza stabilito??? è sempre il solito. 
Però con un volante in mano fa miracoli ed io alle 15.00 sono a Roma Eur al marathon village e ci si ritrova subito con gli altri, alcuni ormai sono i "soliti" volti della maratona e con Michele Corsi ormai sono alla terza avventura da Pacer, ormai formiamo una "coppia" consolidata. Gli altri pacer sono Fabio, Marco e Giorgio.
Marco conosciuto nella mia disavventura del lago Trasimeno, mentre gli altri 2 il giorno stesso. Incontro altri runner, le solite chiacchiere, tra un giro e l'altro mi perdo il marito nel marathon village e l'incontro che mi riempie il cuore con la mia cara amica Lisa... sarà sempre il mio pacer a vita.. come si vuol dire il primo Pacer non si scorda mai, Lei un angelo della maratona lo è veramente con il suo Gran sorriso... ma quest'anno ha scelto di correrla per se. 
Presentazione dei Pacer e poi via verso l'albergo non mi rimane molto tempo per altro se non per l'uscita serale e scusate il termine una gran presa da dietro per il conto in un Osteria del centro e che ridere quando all'ingresso incontro 2 ragazzi che sembrerà un caso ma sono del Bisceglie Running, squadra di podismo del mio paese d'origine. Ceneremo con loro e i nomi ce li scambieremo solo alla fine... 
ore 23.30 sarebbe ora di addormentarsi, ma che strano non riesco.. l'adrenalina è tanta, è la prima volta che mi capita di fare un'esperienza così in una città enorme e Stupenda come Roma. 
Inutile girarmi e rigirarmi, non si dorme e arrivano subito le 6 del mattino perchè l'appuntamento ai fori imperiali vicino il deposito borse con gli altri pacers è alle 7.00. Temperatura al mattino già molto calda...ahia penso, vabbè io le calze di minnie di cotone le metto lo stesso sopra ai booster (adesso posso anche dirlo MA CHE CALDO AI POLPACCI), infondo la serietà della pacer si misura dalla calza no? 
Un po' temo Roma so che quei sampietrini sono micidiali per la mia schiena... ci si aggiunge anche il caldo, devo allontanare ogni cattivo pensiero! si Alina devi!  
Ci raccogliamo per la foto di gruppo ed eccoci qui belli schierati!  
Manca Mauro Firmani nella foto che correrà la sua centesima maratona vestito da clown insieme a un altro gruppo di 20 runners, tra la consegna di una caramelle e l'altra chiuderanno la maratona in 6h per solidarietà e chi l'ha seguito su facebook sa il motivo di questo gesto bellissimo...Credo che sia un modo Unico per festeggiare un Traguardo, quello di avviare un  raccolta fondi per i Bimbi e le famiglie meno fortunate... eccoli al traguardo.. .tra cui anche il mitico Zanetti, sulle maglie ci sono le iniziali che formano le parole ZIO MAURO. HANNO CORSO COSì, SENZA INDUMENTI TECNICI E MOLTO COPERTI I CHI INDOSSAVA LE "VESTI" DI CLOWN, è stato molto caldo domenica per noi poco vestiti, non oso pensare loro. Per questo gesto nessuno mi venga a dire che è una pagliacciata, NON LO è. TRA VESTIRE I PANNI E ESSERLO C'è UNA GROSSA DIFFERENZA!  
Ritornando alla corsa, volevo scrivere alla passeggiata turistica per Roma, incominciamo a ingrigliarci  come le sardine intorno al colosseo, i ragazzi mi danno il compito di prendere il passo insieme a Fabio (loro diranno capo pacer, naaaaaaaa) quindi l'incombenza dello start e nonostante le mille attenzioni ho perso lo sparo per 1', impossibile sentirlo così indietro ma i conti è facile farli guardando la tabella chilometrica di marcia e il laps che segna il garmin. 
Veniamo presi come punti di riferimento dall'inizio, alcuni di loro arriveranno con noi fino al traguardo... dal 1° km consigliamo subito di fare tutti i ristori è veramente molto caldo, chi è con noi sulle gambe ci deve stare molto tempo, deve idratarsi e bagnarsi agli spugnaggi.. Alcuni non sanno neanche che fare e chiedono veramente cose che per altri Veterani possono sembrare assurde... Nei primi 10 km tutto sembra facile le gambe sono leggere e rimaniamo sempre con della gente che fa il tifo .. Marco accenna qualche info  sui posti che attraversiamo ma la prima crisi di questi Runners la si legge sui volti fino a prima di entrare in Piazza del Vaticano sui lunghi vialone non affollati di gente e  qui che entra il nostro ruolo non solo di dare il passo (che nella nostra fascia è ininfluente) ma anche cercare di dare un sostegno mentale, di incitarli e ricordarli  che al 18^ c'è P.zza del Vaticano ed è qui che sparo la mia cavolata (una delle tante) che è l'unico momento in cui si può far CASINO in un luogo di culto ... Poi il gioco mentale è fatto arriva presto il traguardo della mezza maratona, da  li in poi mentalmente è tutta una discesa al contrario di Roma che è un continuo sali scendi che unito al caldo del 18/03 ti fa ricordare che Roma non è poi così piatta... il pezzo più difficile mentalmente  secondo il mio parere non è dal 30^km, ma dalla mezza al 30^km quando si vede il 42 molto lontano a causa della stanchezza, bisogna tenerli "vivi e allegri" per quanto ci è possibile, Roma ha dalla sua che dal 33^km non si è mai soli, un fiume di folla che aiuta la testa di questo "popolo" che corre quasi per inerzia verso il traguardo, attraversando le piazze loro si sentiranno protagonisti per un giorno e una volta arrivati in P.zza Venezia il gioco è fatto! Gladiatori per un giorno attraversando i Fori Imperiali!  Credo di aver dato man bassa a tutte le mie riserve di Voce, di Pagliacciate, di Adrenalina per Loro . Abbiamo improvvisato delle Fantastiche canzoni che sono passate dal IL COCCODRILLO COME FA  a I 2 LEOCORNI. 
L'arrivo puntuale alle 4h45, tutti presi per mano, il gesto di esser presa per mano da una ragazza che ho lasciato andar via al 42^km verso il traguardo, gli abbracci e  i ringraziamenti con gli occhi pieni di lacrime di queste Persone oggi mi fanno sentire di aver corsa la più bella maratona...  insieme a Reggio Emilia 2011 la metto nel cassetto dei ricordi più emozionanti... 
a dirla tutta , l'emozione fa si che mi scenda una lacrimuccia anche adesso che sto scrivendo... 
Grazie a Fulvio e Gianni che ci danno la possibilità di far questo e a tutti gli altri pacers che mi hanno accompagnato in questa splendida avventura Romana.... 


Non rileggo.... ho scritto di getto e credo di non aver mai scritto così tanto.. 

Buone corse a tutti e sempre con la felicità di correre..