lunedì 16 luglio 2012

START 1, 10, 15, 65......FINISH 100^km Casella d'Asolo

14/07/2012
100km di Asolo

Lo scorso anno guardando le Ultramaratone mi soffermo su questa sconosciuta, è alla prima edizione. Nell'altimetria c'è la cima Grappa CHE ARRIVA A 1750m, incuriosita vado a vedere la classifica e tra gli arrivati trovo il mio amico Andrea ormai figura costante nelle Ultra. Gli chiedo qualche info ma solo per curiosità senza neanche osare di dire ci provo A FARLA, lui mi scoraggia subito dicendomi che è una ultra veramente dura e considerando il fatto che non sono mai riuscita a finire il passatore sarebbe meglio non pensarci.
Infondo la curiosità è donna no?! e quando una cosa le si dice di non farla TAC! fino a dicembre 2011 l'ho sempre tenuta da parte, l'altimetria disegnata a mano mi fa un po' paura.. però un tarlo inizia a girarmi per quel posto sconosciuto che è il mio cervello.
Leggo il Blog di Andrea su quest'Ultra, non voglio chiamarla gara, tra vari nomi di amici spunta quello di Enea Righi, par che non abbia mai fatto una maratona ma è partito da qui. Da questa cento infernale.. lui diventa  il mio spunto, decidendo a Gennaio di provarci qualsiasi fosse stato il risultato del passatore 2012.
Non ne avevo mai parlato con nessuno se non nelle ultime settimane  quando a non dir nulla sarebbe diventato il segreto di pulcinella, un po' per scaramanzia un po' perché non volevo sentire nessuna critica.. in silenzio da tutti mi stavo "allenando" (PAROLONA) senza storie e lamenti.. ci tenevo molto a finire questa mia piccola impresa.
Il ritiro per panico e sonnolenza al passatore, una serie di disavventure e problematiche della vita di tutti i giorni mi sconfortano un po' non posso negarlo, fino al punto di pensare di evitare questo suicidio atletico e articolare.
Riprendendo un po' fiducia in me e con la Pistoia Abetone decido di partire e arrivare a qualsiasi costo. La sera del sabato a Pistoia con Angela Gargano ne parlo e lei può capirmi perchè come me soffre di crisi di sonno...
La Liliana con discrezione mi chiama proprio il giorno del mio compleanno da un mio indizio ha subito capito la mia avventura, mi da dei consigli che sono quelli che ho portato dietro per tutta la seconda parte della gara. ORMAI NON HO PIU' DUBBI CI VADO E LA FINISCO.
Così dopo la Pistoia Abetone stresso Andrea all'inverosimile e  cerco di capire bene il percorso km per km, seguendo la cartina e l'altimetria disegnata a mano, km per km immagazzino e focalizzo tutti i km senza lasciare nulla al caso, non posso permettermi di trovarmi davanti a una salita e non sapere che c'è soprattutto nella seconda parte della gara quando non mi trovo davanti solo la stanchezza ma anche la notte, proprio la notte che rappresenta il mio incubo, le mie fobie.. 
Nelle ultime settimane che precedono il Grappa leggo il libro di Simone Leo, Spostando il limite, mi rimane impressa la sua skyrace/skyrunning non ricordo bene so che rileggendo ho rivissuto in pieno una mia gara molto simile che ho affrontato con l'inconsapevolezza di cosa stavo per affrontare.
Finisco di leggere il libro e lo ringrazio per avermi concesso la possibilità di leggerlo, mi sono rivista in pieno nelle sue esperienze, e come ho anche detto a lui è riuscito a emozionarmi. Il messaggio di risposta da parte di Simo che segue al mio ringraziamento è uno di quelli del tipo: HO INTENZIONE DI ISCRIVERMI A ASOLO. Io ovviamente gli rispondo fallo tanto anche se saremo gli ultimi avremo però modo di dire ce l'abbiamo fatta. Non saremo gli ultimi, anzi.

IL WEEK END DELLA CENTO KM ARRIVA.


La notte che precede la cento sarà lunga, come immaginavo non riesco a dormire bene ma poco importa tutta la settimana che ha preceduto la cento ho evitato di fare le ore piccole e riposato. Mangiato sempre bene per evitare eventuali deficit alimentari senza troppe pretese.


Io, Andrea e Enea ci mettiamo d'accordo per vederci alle 10.00 al Casello di Ferrara Sud e proseguire il viaggio insieme.
Mentre faccio colazione Andrea mi invia il messaggio  dicendo che Enea purtroppo non potrà venire, non ci posso credere e mi dispiace molto, posso immaginare solo adesso quanto lui tenga a questa corsa, non  è finita qui, mi arriva ancora un altro messaggio dicendo che è bloccato nel traffico di Bologna e tarderà ma il peggio arriva mentre Franco mi sta accompagnando al casello di Ferrara eravamo ormai a 15km dall'appuntamento... e...
Una telefonata rompe il mio silenzio di tensione. Un collega di mio marito lo chiama dicendo di andare con urgenza a Imola perché c'è un grosso problema... NON CI POSSO CREDERE...impulsivamente dico a mio marito che è meglio che io rimanga con lui e non fa nulla per la corsa, preferisco rimanere a casa con lui. Non avrei corso più serena e tranquilla, ci voltiamo indietro per correre a Imola, la guida di mio marito abbastanza "attiva e veloce" mi scombussola un po' lo stomaco, corpo e nulla mi sembra più possibile. Invece mio marito continua a dirmi che devo alzare il culo e andare a Asolo senza far storie e che DEVO PORTARE A CASA MEDAGLIA E PERGAMENA, sa quanto ci ho tenuto a questa corsa. Fortunatamente una seconda telefonata ci dice che è tutto risolto e di volata mi riporta a Ferrara all'appuntamento.

Ci guardiamo in faccia io e Andrea e ci diciamo: ALLE GARE PERENNEMENTE IN RITARDO NONOSTANTE CI ORGANIZZIAMO 10 ORE PRIMA!
 Arriviamo finalmente con un'ora d'anticipo alla partenza, abbiamo già le borse pronte da lasciare al Salto della Capra e alla cima Grappa, ritiriamo il pettorale e ormai giunti  nel posto e nell'aria della "podistica" si stà meglio tanto da concedersi un po' di tempo anche per le foto di rito pre-partenza anche se dall'abbigliamento non si direbbe che sto andando a fare una cento ma una scampagnata.



Cambio d'abiti, finalmente quelli da runner, mi accerto di aver preso l'amichetta di bunny regalata dal mio nipotino Davide di 5 anni, sarà con me per un bel po', si prende la navetta per andare in cima a Asolo da dove alle 14.00 si parte. 
E' un ambiente diverso, fatto di pochissime persone, credo circa 130 persone e rispetto al passatore c'è una grossa differenza di quantità, ma ci sono le solite facce da Ultra. Scambio 2 chiacchiere un po' con tutti e c'è anche Simone che sarà con me e Andrea sempre fino al km 82. Andrea e Lodovico continuano a prendermi in giro bonariamente 
In questo momento di ansia pre partenza mi succede sempre di sentirmi sola in mezzo a tanta gente, un senso di auto-isolamento nonostante parlo e scherzo con tutti. 
Ore 13.54 manca veramente poco alla partenza ma ho un esigenza fisiologica, farla li tra le mura e la piazza di  quello splendido castello di Asolo non mi sembra molto opportuno e allora scappo verso il Bar ma ops all'uscita ovviamente sono già partiti da qualche secondo, Andrea non si preoccupa sa che arrivo.
alle 14.00.07 parte anche la mia avventura, raggiungo tutti e per qualche km ho la compagnia di David e Lodo che ben presto perderò, loro sono "esperti" di questa distanza, io no, devo pensare alla mia corsa, perdo anche Andrea mentre scendiamo Asolo e ci dirigiamo verso Monfumo. Lui è avanti che fa chiacchiere e mi lascia dicendomi VADO A PASSERA ma so che mi  aspetterà da qualche parte, si è offerto di accompagnarmi, ma per un uomo che perdo 2 ne ritrovo, SONO DONNA NO??? scherzo e ritrovo Simone con il suo accompagnatore Heros (simpatica compagnia e affidabile accompagnatore) che con tanta discrezione ci accompagnerà tra ristoro e ristoro. 
Intanto usciamo Asolo e iniziamo la nostra corsa, i primi 3 km sono facili neanche li senti sotto i piedi, c'è la discesa quella stessa discesa che ci porterà all'arrivo, ma finita questa di facile ci resterà ben poco fino al km50.
Si inizia a salire per andare verso la città di Monfumo a metà è situato il primo ristoro e Heros al km 7.5 circa da questo punto la strada inizia a pendere ancor di più e cerco sempre di avere un ritmo costante tra corsa e passo, li dove mi è permesso di correre in salita sempre gestendo in economia il tutto, Simo si affida completamente a me, sarò la sua "guida". 
Arriviamo in cima alla località  Mostacin e fin qui mi sembra di aver corso già una mezza maratona ma siamo solo al 11^km, si scollina per andare in direzione Possagno dove mi sono prefissata il mio 2^ traguardo intermedio, ci sono ancora 14 km per arrivare al Tempio Canoviano situato in alto e ben visibile ma in questa distanza ci sono ancora 2 salite, affrontate sempre con la stessa diligenza della prima e al km 18.4 siamo di nuovo in alto con il ben ritrovato ristoro, gentilezza e familiarità tra i volontari, per poi scendere e risalire in direzione Possagno, ricordo uno stradone e poi una svolta a destra con all'improvviso una salita e in cima il Tempio che sembra quasi un'apparizione divina.
La mia prima lacrima, fin qui sembra di aver corso una maratona...sono arrivata, in cima c'è la macchina  navetta parcheggiata con la bandiera italiana e il simbolo della Via della felicità, un'associazione voluta e fondata da Simone e altri amici, in realtà siamo solo al km 25...
Proseguiamo su per una strada verso il Monte Grappa, ricordo che all'inizio della salita c'è il primo controllo, un tizio che segna con il pennarello Blu, delebile, il passaggio sul nostro pettorale. Servirà ben poco il controllo, in quanto il mondo dei furbi è immenso e anche in queste piccole realtà ci sono persone che si fanno caricare in macchina per poi scendere in prossimità di controlli ristori. Non so che gusto ci sia ma so che sono dei Poveretti e gente che non ha nulla da trasmettere, detto tra noi serve solo a fare un nome e cognome in classifica.

La nostra Vera scalata al Monte Grappa inizia al km 25, avremo un'interminabile salita dove riusciremo a prendere aria solo per 2km circa dopo il salto della capra e tornare a salire vero il km 50 dove è situato il rifugio del Grappa...
Per non renderci facile la scalata, negli ultimi 6km  che ci portano al salto della capra, dove troveremo segnate per terra con uno spray rosa le pendenze per giunta tra 18/20% si scatena un temporale fortissimo, tanto da formare ruscelli d'acqua sotto i nostri piedi. Esordisco con una battuta che avrei potuto risparmiarmi, mentre saliamo quelle pendenze il nostro baricentro si sposta in avanti, molto avanti..
Quel matto di Heros è venuto in giù dal ristoro che precede il salto della capra a piedi portandoci i k way.. dopo ovviamente è tornato su di corsa..che avventura...
Ormai è fatta, facciamo il primo cambio "sulla capra" meglio continuare a salire da asciutti, in cima si nota una leggera nebbia..continuiamo a salire verso la cima grappa. Notiamo dei Buchi nella montagna e ricordando della storia viene subito in mente che sono servite ai soldati durante la prima guerra mondiale.
Che strano le ore sembrano volare, con Simone è la prima volta che ci corro, trasmette vera passione e tanta tranquillità durante la corsa. Discrezione, mai una parola di troppo. Ormai con Andrea formiamo coppia di corsa.
Un miraggio iniziamo a incrociare le prime luci, sono gli altri atleti che scendono, per 200m si incrociano le strade, loro scendono e noi andiamo al rifugio Grappa, perso tra la nebbia e le nuvole, li dove è situato il cimitero dei militari del conflitto..
Cambio completo d'abiti anche i miei mitici booster Rosa a cui sono affezionata. Nada, voglio essere asciutta  e proseguire senza rischiare di soffrire il freddo. Ristoro, recupero atleti e via si inizia la discesa.. discesa con il giorno al contrario di quelle mille paure che mi aveva inculcato Andrea, siamo arrivati in cima con il giorno!
Appena finito il connubio nebbia e nuvole iniziamo a vedere lo splendido paesaggio, le luci della città, i pascoli, il verde immenso.
Durante la discesa passiamo nelle mini gallerie scavate nella montagna..Mamma mia che spettacolo...
Per qualche momento ci perdiamo io, simo, andrea ma è solo questione di attimi fin quando tra il km 57 e 60 Andrea  non inizia a tempestare di "insulti"quel Poveretto che per tutta la salita è montato su in macchina e che non ha mai mostrato il pettorale e detto come si chiama. Pezzente.
Purtroppo Perdiamo Andrea fino al 64^km, purtroppo sbaglia strada e ci raggiungerà al ristoro dove io sto cercando di resuscitare dalla mi crisi..purtroppo haimè sapevo che poteva arrivare ed è arrivata, buio, stanchezza, cambio di temperatura, la mancanza della figura di Andrea mi hanno mandato in crisi appena fermata per rifornirmi.
Capisco che qualcosa non va, appena cerco di buttar giù qualcosa non ne ho voglia e mi gira la testa. Senza neanche farmi spazio mi siedo su una panca, le signore sono tanto gentili al ristoro. sono pallida capiscono subito che c'è qualcosa che non va e mi IMBOCCANO la cioccolata proprio come 2 mamme e mi preparano il caffè..  non ricordo bene quanta ne abbia mangiata, so che nel mio pit stop da 20' ho bevuto tanto caffè e coca cola da stare sveglia giornate intere. Un miraggio arriva Andrea finalmente, le signore lo riconoscono, gli dicono subito se l'ha fatto anche lo scorso anno, nel frattempo che lui ritrovava la strada ho tentato di chiamarlo ma i cell erano morti e potevi mandare dei messaggi e sperare che appena prendesse il segnale sarebbe partiti da soli.
Gli dico a Andrea che sono in forte crisi e che ho bisogno di tempo ma riparto. Mi rialzo da quella panca siamo di nuovo tutti e tre insieme e pian piano ne esco dal mio inferno interiore. Posso uscirne solo io da sola. Riprendo a correre per quella discesa lunghissima che finirà al km 75 dove è situato l'ennesimo ristoro.  Qui c'è una signora che ci riconosce e dice: EHI MA TE SEI QUELLA CHE PENSAVA DI ARRIVARE A MONFUMO, GUARDA DOVE SEI ARRIVATA... ebbene si sono al 75^ km, Isabel è arrivata da Alfonsine gira a dx e sx in questi 25 km per venirci a trovare purtroppo non posso esserle molto d'aiuto se non dirle cerca di vedere delle anime viventi che girano a piedi..
Siamo un bel trio, ancora insieme, questa volta manca il quarto, Heros si è addormentato in macchina..una bussata si risveglia e si riparte... intanto si ritorna a fare un falso piano..ormai è notte fatico a focalizzare e ricordare paesi, sono molto concentrata. A dire il vero ho un buco alla memoria tra il 75/81^ km.. correvo per inerzia e concentrazione nel passo. Mi sono completamente assentata e non sentivo la presenza dei mie cari amici. Mi compare come un miraggio durante la salita che conduce a Cassanego, ben altri 5km, Isabel, l'abbraccio, mi viene da piangere... è uscita da lavoro alle 20.00 ed è venuta con un suo amico di corsa in macchina da me.. da me per vivere quei 18km che mancavano all'arrivo..
Continuiamo a salire e scendere tra Cassanego e Crespano è veramente infernale, non ricordo il km o i km ma abbiamo percorso uno stradone lungo tra sali e scendi completamente buio, illuminato solo da dei lumini. (inizialmente penso che l'organizzazione gli abbia messi per noi, all'arrivo mi diranno che c'è stato un incidente  qualche giorno prima) purtroppo perdo Simone.. è nella sua crisi, io continuo a correre con Isabel con lui rimane Andrea. Al 92^ km c'è  un signore con il suo fedele cane, un dolcissimo essere che elemosina il mangiare a tutti, mi sembra abbia allestito il ristoro nel giardino di casa sua...
Ora sono molto concentrata basta poco per sbagliarsi, purtroppo le frecce qualcuno si è divertito a cambiarle e fortunatamente sono ancora lucida e "fresca", manca solo 1km ai 3 km di salita che mi portano in cima a Asolo, eccoci sulla dx ci compare il CARTELLO BIANCO CON LA SCRITTA NERA ASOLO!
Stringo forte la mano a Isabel, la terrò stretta per tutti quei 3 km che mi sembravano volare, piango questa volta non trattengo le lacrime, scendono a fiumi, ma continuo a salire fin quando arrivo in quella piazza da dove siamo partiti e c'è l'ennesimo ristoro, scherzando dico: NON MI FERMO C'è MIO MARITO CHE ASPETTA A CASA CHE DEVO CORRERE A PREPARARE LA COLAZIONE..
pit stop velocissimo, vedo Casella d'Asolo molto vicina, i 5km che mi separano diventano 4/3/2/1.... e ci sono SIAMO ARRIVATE ALLA CHIESA DI SAN APOLLINARE... HO CORSO 100KM.. abbiamo scalato salite infernali per arrivare in paradiso.. quel paradiso regalato dall'emozione di tanta strada corsa, camminata sempre con la passione. Le lacrime, il sudore, il temporale, la strada, i km. Queste sono emozioni che si possono solo vivere e sentire..
Ore 3.54' del mattino la mia avventura finisce... dopo 10' arriva anche mio marito, partito nella notte per venirmi a prendere e essere partecipe di quest'arrivo... piange è commosso, mi stringe forte a se..
ore 4.18 arrivano anche Simone e Andrea!
Abbiamo formato una squadra senza esserci organizzati prima ma durante quest'avventura splendida che è finita con un grosso abbraccio e la felicità...











4 commenti:

  1. bravi e grazie ragazzi! siete stati super.

    Grazie anche per questo bel post, un documento, un ricordo prezioso.

    Fabio.

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  2. Avventura indimenticabile, per la prima volta sei andata OLTRE i tuoi limiti. Stavolta al 65°km ti sei rialzata, hai ricominciato a camminare, poi a correre, e non ti sei più fermata, fino a 100km. Roba da grandi.
    Alla prossima ! :-)

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  3. Ciao.Come tutti i blog che seguo piu' o meno saltuariamente,anche il tuo l'ho trovato per caso,e solo oggi leggo delle grandissima cosa che hai fatto.Credo,dal poco che finora ho letto di te,tu sia una persona normale,che ha pero' una eccezionale determinazione e forza di volonta'.Ammirevole.Complimenti.Quando saro' riuscita a lavorare sulla mia mente e a renderla piu'resistente,sicuramente in qualche ultra ci incontreremo....i grilli o sogni che mi girano in testa sono tanti,e i consigli non manchero' di chiederteli.BRAVISSIMA.

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    1. prima di arrivare a 100 ho coltivato 2 ritiri, è la testa che comanda le gambe.. hai detto bene lavoro mentale... allora a presto in qualche Ultra

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