martedì 20 marzo 2012

Racconto di una pacer alle 4h45 tra le piazze Romane

Maratona di Roma 2012 


Premessa:
Prima di iscrivermi a una maratona mi chiedo sempre il perché, cosa cerco e cosa può darmi. Solitamente non trovo le risposte ma quasi sempre alla fine trovo la soddisfazione carica di emozioni, anche quando il mio time non è il mio Time, le mie gambe non rispondono e vogliono ritirarsi. Mi regala gioia e dolori, proprio come un matrimonio. Beh io sembra che abbia firmato per questo. 
Roma è stata Poesia per le mie gambe e la mia testa. 
Mesi fa mi ero promessa di non fare Roma ma buttarmi sui percorsi bike della Gran Fondo Davide Cassani, come si sa benissimo io sono una Somara e come tale cambio idea ogni 2x3, considerando la mia preparazione bike molto arretrata quando mi si presenta l'occasione di fare da pacer a Roma dico subito di si anche se la fascia delle 4h45 è molto lenta.
Nella mia testa passano mille pensieri e sento quasi la necessità di correre così piano in una città che lo scorso anno mi ha fatto "piangere" per un ritiro, so benissimo che Roma  non è maratona che posso correre rincorrendo il Time, quei sampietrini benedetti mi rompono la schiena ma posso benissimo intraprendere l'avventura da Pacer e  sentirmi Ricca di altro. 
Mi si chiede perché ho voluto correre in una fascia che non è proprio mia, la risposta è facile, basta provare di correre per questo tempo in maratone così grandi come Roma  e Firenze e troverete le risposte. Accanto gli affezionati della maratona che collezionano numeri di maratone (qualsiasi tempo loro facciano sono felici di averla conclusa) ci sono quelli della prima maratona, quelli che non guardano il time, quelli che pensano che  la maratona sia cosa da Grandi, chi mette un piede dopo l'altro senza mai aver corso prima di qualche mese fa e si concentra solo su un obiettivo FINIRLA...e avere quella medaglia che qualcuno ha definito a forma di patata, quelli che pensano che dopo quella maratona saranno contenti e forse non ne correranno più.
Io tra questi ci sono passata e so come ci si sente, esattamente in questo time 4h45 la mia Prima. Io pensavo che la mia prima e ultima maratona sarebbe stata Firenze 2009. 


Inizio dell'avventura Romana alle ore 10.00 in teoria ma in pratica riusciremo a partire da Massa Lombarda solamente alle 11.15 del sabato mattina con la piccola considerazione che alle 15.00 è fissato l'appuntamento con i pacer per la Riunione  e per il piacere di sapere chi sono gli altri volti con cui mi avvierò all'avventura Romana. Purtroppo le mie bimbe maculate le dovrò portare in pensione, è solo una notte, forse capiranno... il distacco è sempre molto doloroso. 
motivo del ritardo? senza neanche dirlo. MIO MARITO SI è PRATICAMENTE SVEGLIATO ALLE 10.00, ma non era l'orario di partenza stabilito??? è sempre il solito. 
Però con un volante in mano fa miracoli ed io alle 15.00 sono a Roma Eur al marathon village e ci si ritrova subito con gli altri, alcuni ormai sono i "soliti" volti della maratona e con Michele Corsi ormai sono alla terza avventura da Pacer, ormai formiamo una "coppia" consolidata. Gli altri pacer sono Fabio, Marco e Giorgio.
Marco conosciuto nella mia disavventura del lago Trasimeno, mentre gli altri 2 il giorno stesso. Incontro altri runner, le solite chiacchiere, tra un giro e l'altro mi perdo il marito nel marathon village e l'incontro che mi riempie il cuore con la mia cara amica Lisa... sarà sempre il mio pacer a vita.. come si vuol dire il primo Pacer non si scorda mai, Lei un angelo della maratona lo è veramente con il suo Gran sorriso... ma quest'anno ha scelto di correrla per se. 
Presentazione dei Pacer e poi via verso l'albergo non mi rimane molto tempo per altro se non per l'uscita serale e scusate il termine una gran presa da dietro per il conto in un Osteria del centro e che ridere quando all'ingresso incontro 2 ragazzi che sembrerà un caso ma sono del Bisceglie Running, squadra di podismo del mio paese d'origine. Ceneremo con loro e i nomi ce li scambieremo solo alla fine... 
ore 23.30 sarebbe ora di addormentarsi, ma che strano non riesco.. l'adrenalina è tanta, è la prima volta che mi capita di fare un'esperienza così in una città enorme e Stupenda come Roma. 
Inutile girarmi e rigirarmi, non si dorme e arrivano subito le 6 del mattino perchè l'appuntamento ai fori imperiali vicino il deposito borse con gli altri pacers è alle 7.00. Temperatura al mattino già molto calda...ahia penso, vabbè io le calze di minnie di cotone le metto lo stesso sopra ai booster (adesso posso anche dirlo MA CHE CALDO AI POLPACCI), infondo la serietà della pacer si misura dalla calza no? 
Un po' temo Roma so che quei sampietrini sono micidiali per la mia schiena... ci si aggiunge anche il caldo, devo allontanare ogni cattivo pensiero! si Alina devi!  
Ci raccogliamo per la foto di gruppo ed eccoci qui belli schierati!  
Manca Mauro Firmani nella foto che correrà la sua centesima maratona vestito da clown insieme a un altro gruppo di 20 runners, tra la consegna di una caramelle e l'altra chiuderanno la maratona in 6h per solidarietà e chi l'ha seguito su facebook sa il motivo di questo gesto bellissimo...Credo che sia un modo Unico per festeggiare un Traguardo, quello di avviare un  raccolta fondi per i Bimbi e le famiglie meno fortunate... eccoli al traguardo.. .tra cui anche il mitico Zanetti, sulle maglie ci sono le iniziali che formano le parole ZIO MAURO. HANNO CORSO COSì, SENZA INDUMENTI TECNICI E MOLTO COPERTI I CHI INDOSSAVA LE "VESTI" DI CLOWN, è stato molto caldo domenica per noi poco vestiti, non oso pensare loro. Per questo gesto nessuno mi venga a dire che è una pagliacciata, NON LO è. TRA VESTIRE I PANNI E ESSERLO C'è UNA GROSSA DIFFERENZA!  
Ritornando alla corsa, volevo scrivere alla passeggiata turistica per Roma, incominciamo a ingrigliarci  come le sardine intorno al colosseo, i ragazzi mi danno il compito di prendere il passo insieme a Fabio (loro diranno capo pacer, naaaaaaaa) quindi l'incombenza dello start e nonostante le mille attenzioni ho perso lo sparo per 1', impossibile sentirlo così indietro ma i conti è facile farli guardando la tabella chilometrica di marcia e il laps che segna il garmin. 
Veniamo presi come punti di riferimento dall'inizio, alcuni di loro arriveranno con noi fino al traguardo... dal 1° km consigliamo subito di fare tutti i ristori è veramente molto caldo, chi è con noi sulle gambe ci deve stare molto tempo, deve idratarsi e bagnarsi agli spugnaggi.. Alcuni non sanno neanche che fare e chiedono veramente cose che per altri Veterani possono sembrare assurde... Nei primi 10 km tutto sembra facile le gambe sono leggere e rimaniamo sempre con della gente che fa il tifo .. Marco accenna qualche info  sui posti che attraversiamo ma la prima crisi di questi Runners la si legge sui volti fino a prima di entrare in Piazza del Vaticano sui lunghi vialone non affollati di gente e  qui che entra il nostro ruolo non solo di dare il passo (che nella nostra fascia è ininfluente) ma anche cercare di dare un sostegno mentale, di incitarli e ricordarli  che al 18^ c'è P.zza del Vaticano ed è qui che sparo la mia cavolata (una delle tante) che è l'unico momento in cui si può far CASINO in un luogo di culto ... Poi il gioco mentale è fatto arriva presto il traguardo della mezza maratona, da  li in poi mentalmente è tutta una discesa al contrario di Roma che è un continuo sali scendi che unito al caldo del 18/03 ti fa ricordare che Roma non è poi così piatta... il pezzo più difficile mentalmente  secondo il mio parere non è dal 30^km, ma dalla mezza al 30^km quando si vede il 42 molto lontano a causa della stanchezza, bisogna tenerli "vivi e allegri" per quanto ci è possibile, Roma ha dalla sua che dal 33^km non si è mai soli, un fiume di folla che aiuta la testa di questo "popolo" che corre quasi per inerzia verso il traguardo, attraversando le piazze loro si sentiranno protagonisti per un giorno e una volta arrivati in P.zza Venezia il gioco è fatto! Gladiatori per un giorno attraversando i Fori Imperiali!  Credo di aver dato man bassa a tutte le mie riserve di Voce, di Pagliacciate, di Adrenalina per Loro . Abbiamo improvvisato delle Fantastiche canzoni che sono passate dal IL COCCODRILLO COME FA  a I 2 LEOCORNI. 
L'arrivo puntuale alle 4h45, tutti presi per mano, il gesto di esser presa per mano da una ragazza che ho lasciato andar via al 42^km verso il traguardo, gli abbracci e  i ringraziamenti con gli occhi pieni di lacrime di queste Persone oggi mi fanno sentire di aver corsa la più bella maratona...  insieme a Reggio Emilia 2011 la metto nel cassetto dei ricordi più emozionanti... 
a dirla tutta , l'emozione fa si che mi scenda una lacrimuccia anche adesso che sto scrivendo... 
Grazie a Fulvio e Gianni che ci danno la possibilità di far questo e a tutti gli altri pacers che mi hanno accompagnato in questa splendida avventura Romana.... 


Non rileggo.... ho scritto di getto e credo di non aver mai scritto così tanto.. 

Buone corse a tutti e sempre con la felicità di correre.. 









4 commenti:

  1. scrivi meglio di come corri..... vaiiiiii Alinaaaaaa
    il cavaliere non troppo mascherato

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  2. una bella festa in mezzo a tanti amici , bravissima cara alina

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