Speravo, ci credevo ma non è l'anno e non credo lo sarà il prox.
Partenza ore 09 da Fenza con il treno speciale. la compagnia è gradevole, Pelo il Pres, Paride, Mauro e Isabel. Si scherza, si parla e ognuno dice la sua su quel che sarà questa 100km che rimane una favola anche solo avervi partecipato.
Il treno arriva puntale in piazza S.Maria Novella, seguendo Paride ci avviciniamo a p.zza della Repubblica dove troviamo il nostro punto di "ristoro" con il famoso pranzo a sacco. Il mio maialino non si sazia con un panino ma mi preparo un delizioso piatto di insalata di pasta con tonno e formaggio olandese, giusto per rimaner "leggera".
Ci riposiamo un pò, incontro la Laura che mi ha seguito come un angelo nella 50km di romagna, Chiara cara amica di triathlon e Krishna che continua a dir che il suo traguardo sarà il 65^km...mamamamam (chiuderà la 100km in meno di 9 ore).
Arriva anche Renzo ottimo compagno fino al traguardo di Borgo San Lorenzo.
ormai è ora di avvicinarsi alla partenza, sono le 14.00...lasciamo le sacche ai bus e si va verso la partenza a cercar anche Andrea il mio angelo custode fino a quello che sarà il mio traguardo..
Lo stato d'animo chiede silenzio e tranquillità.. sparisco da tutti anche perchè è un continuo svuotar fino a pochi minuti prima la partenza..Inno d'Italia e via START.
Pian piano sento che tutto va bene, qualche chiacchiera, dietro al mio abito pezzi di abito da sposa, "gentilmente" stracciati il venerdi 20 maggio, sento le mie gambe leggere anche se quel dolore fastidioso all'anca c'è e so che qualcosa non va.
arriva la prima salita l'attacco subito correndo e camminando, Fiesole...su su su e arriva la discesa per poi tornar su verso Borgo San Lorenzo, so che è solo l'inizio la parte più dura della salita sta per iniziare, il passo della Colla. MI sento forte al mio seguito non c'è solo Andrea ma anche mio marito che crede in me, mi incita, mi segue con la sua moto passo dopo passo sperando fortemente di vedermi tagliare il traguardo a Faenza..
Sulla colla Andrea mi lascia fare, consigliandomi di camminare e di non correre.. ed ecco che non sento la fatica, mi sembra di sognare stavo rispettando i "cancelli" che mi ero prefissata arriva la cima i km percorsi CIRCA 48KM non li sento. mi cambio, un saluto a Francesco sempre presente e si riparte... forse ho sbagliato nella discesa? ho tirato troppo? o forse chissà. Unica cosa certa è che si scende nel buio pesto illuminando la strada con le nostre torcie. le nostre sagome sono date da tutti ciò che è rinfrangente, dalle scarpe al giubbino e si scende sentendo il frescore e non più il caldo.. Di tanto in tano le luci delle case sembrano come le luci del presepe...solo che stavolta non sono in moto, in macchina o in bici...sto correndo a piedi nel buio pesto della notte... emozionandomi, stringendo i denti perchè so che sta per iniziare il pezzo più duro..
ahimè il fisico al 60^ dice che qualcosa non va la prima crisi... cerco di non pensarci, Andrea rispetta i miei silenzi. Non mi chiede, non mi parla ma è presente sempre pronto a porgermi una mano d'aiuto. Andrea non ha i miei tempi da bradipo in letargo ma si è offerto d'aiutarmi sapendo che corre il rischio di perder solo del tempo con me.. La sportività la si ha dentro, lui non è un campione nei tempi ma come amico sportivo lo è. Campione è colui che ha dei buoni tempi ma sa porger una mano, che sa guardare indietro,non decanta le sue avventure...Andrea è stato così! Umile!
i km passano e prima del traguardo di Marradi ci raggiunge anche Francesco, anche lui alla sua prima cento.. mi aiuterà anche lui starà al mio fianco per incitarmi ma al 68^ non riesco a reagire alla crisi, la stanchezza della cento o forse mista a tutto quello che ha preceduto la cento mi pesa... le gambe non sono dure ma non rispondono.. mi sento vuota, non ce la faccio a collegare la testa ai movimenti. Sento che qualcosa non va, non a livello fisico ma dentro.. la mia testa insieme alla mia pressione arteriosa mollano di botto al 72^... devo mollare, devo sedermi... non mi basta una bustina per riprendermi ma litri di soluzioni glucosate e arrivo a faenza in autobulanza... A FAENZA PERò CI SONO ARRIVATA...
La delusione è tanta ma alla fine mi guardo indietro e mi do forza... a un mese ho scritto ma non corro, schiena e anca sx hanno proclamato aperto l'infortunio.. un infortunio che da marzo mi porto dietro....
sono stata folle? si. ho rischiato grosso... ma chi quando ama qualcosa o qualcuno non rischia?
Adesso riposo forzato con tanti impegni mandati in fumo...adesso solo un obiettivo rimettermi in forma fisicamente.
Cosi come ora non sono capace di correre neanche un triathlon distanza sprint, non posso correre...
questa la mia nuova battaglia tornare a correre per poter dar un calcio alla sfiga!
il passatore è sempre li e lo finirò perchè c'è un conto aperto che non vuole resti!
Brava super Ali.. Bellissimi i tuoi racconti come sempre... E Carichi di emozioni... Solo chi come noi vive a fondo lo sport sa cosa può fare la testa quando si desidera fortemente qualcosa...... Rimettiti in sesto il prima possibile che sui campi di gara c'è bisogno di grinta e tenacia come la tua....
RispondiEliminaClo...
C'è ancora così tanto tempo Alina!!!!! ora pensa a tornare in piena forma.... ho letto con profondo interesse questo tuo post... il Passatore con tutte le sue emozioni e sensazioni rimane una corsa importantissima!!!!! io tiferò per tè nelle prossime edizioni e quando sarai lì al via.. io sarò, anche a distanza, al tuo fianco... e chissà, magari tra qualche anno ci troveremo lì insieme... mai dire mai :) Grazie Alina per averci trasmesso le tue sensazioni.
RispondiEliminaDavide Ribichesu
BRAVA ALINA PER AVER TENTATO QUESTA IMPRESA .. ORA PENSA A RIMETTERTI IN CARREGGIATA......ALLA GRANDE COME SAI FARE TU
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