Questo è un po' il racconto girato, sentito, provato.....
La mia prima 24h non aveva nessuno obiettivo km, è nata dall'esigenza di capire come reagisce il mio corpo e testa in determinate circostanze, soprattutto nella notte quando non hai tempo di dormire ma solo di correre.
E' stato un test pre-nove colli running valutato con Andrea Accorsi, che mi sta preparando alla pura pazzia..
Pura follia lo so, ma è qualcosa che sento dentro, una grossa ricerca di quale può essere il mio limite su quei colli e non solo, purtroppo la 9 colli ha dei cancelli orari molto stretti e devo arrivare con le gambe riposate e senza avere la testa sazia di km.
Ieri è stato un test che sono riuscita a sorpassare alla grande per me stessa al di là di ogni classifica e categoria, ovviamente mi fa piacere essere campione italiano di categoria ma quello a cui sono legata è alla mia soddisfazione di riuscire sempre a rinascere da tutte le crisi avute nella notte.. infinite, tantissime.
Alla partenza delle 10 c'era già caldo, Primavera arrivata finalmente ma troppo all'improvviso, ho sempre integrato bene ma alla 12^ ora avevo 94 km, erano le 10 e la temperatura del giorno elevata ( il primo giorno di caldo qui al nord e non ci ero abituata) contro quella della notte (a stento 6°) hanno creato uno sbalzo termico corporeo pauroso, questa la mia prima crisi molto forte, direi profonda, un senso di vuoto e nausea ... ho cercato di far di ogni per sopravvivere,i massaggi, camminare, inutile ormai tremavo come una foglia e non stavo in piedi, la paura di aver finito la mia gara si stava concretizzando (che crisi di pianto), con Andrea Boni Sforza (grande ultramaratoneta-amico mi ha assistito tutta notte e riposto in me molta fiducia) ho ritrovato pian piano calma, cambiata, bevuto qualcosa di caldo, credo tè con biscotti, appisolata un po', credo 30' e dopo ripartita.. una notte lunghissima, immensa, dove mentalmente mi sono rimasti dei vuoti, le gambe andavano avanti solo per inerzia e grande passione, alle 4.30 la seconda grande crisi, gambe dure, testa stanca, occhi pesanti... per arrivare a fare il minimo per i campionati italiani mi mancavano solo 2km ma avevo la nausea al pensiero di farli e girare ancora come un criceto nella ruota, ancora una volta davanti al mostro della crisi di sonno ma questa volta non ho avuto paura di nulla, ormai ero nel giro di boa della fine... la mia testa ha immagazzinato che mancavano meno di 6h e che potevo farcela, dovevo solo ingannare la stanchezza, mancava meno di un'ora all'alba... e poi ..tutta discesa...
è stato così, mi sono aggrappata a tutto e tutti fino a far arrivare le 9.58 del 14/04 con il primo colpo di pistola che indicava 1' alla fine .. ecco le 10.00, finish finita e io sono ancora in ballo...queste sono le mie soddisfazioni a 28 anni, quelle date dalla corsa... corsa che amo veramente, quella dove non ho avversari ma Amici e gli unici da abbattere sono i miei limiti....
Pura follia lo so, ma è qualcosa che sento dentro, una grossa ricerca di quale può essere il mio limite su quei colli e non solo, purtroppo la 9 colli ha dei cancelli orari molto stretti e devo arrivare con le gambe riposate e senza avere la testa sazia di km.
Ieri è stato un test che sono riuscita a sorpassare alla grande per me stessa al di là di ogni classifica e categoria, ovviamente mi fa piacere essere campione italiano di categoria ma quello a cui sono legata è alla mia soddisfazione di riuscire sempre a rinascere da tutte le crisi avute nella notte.. infinite, tantissime.
Alla partenza delle 10 c'era già caldo, Primavera arrivata finalmente ma troppo all'improvviso, ho sempre integrato bene ma alla 12^ ora avevo 94 km, erano le 10 e la temperatura del giorno elevata ( il primo giorno di caldo qui al nord e non ci ero abituata) contro quella della notte (a stento 6°) hanno creato uno sbalzo termico corporeo pauroso, questa la mia prima crisi molto forte, direi profonda, un senso di vuoto e nausea ... ho cercato di far di ogni per sopravvivere,i massaggi, camminare, inutile ormai tremavo come una foglia e non stavo in piedi, la paura di aver finito la mia gara si stava concretizzando (che crisi di pianto), con Andrea Boni Sforza (grande ultramaratoneta-amico mi ha assistito tutta notte e riposto in me molta fiducia) ho ritrovato pian piano calma, cambiata, bevuto qualcosa di caldo, credo tè con biscotti, appisolata un po', credo 30' e dopo ripartita.. una notte lunghissima, immensa, dove mentalmente mi sono rimasti dei vuoti, le gambe andavano avanti solo per inerzia e grande passione, alle 4.30 la seconda grande crisi, gambe dure, testa stanca, occhi pesanti... per arrivare a fare il minimo per i campionati italiani mi mancavano solo 2km ma avevo la nausea al pensiero di farli e girare ancora come un criceto nella ruota, ancora una volta davanti al mostro della crisi di sonno ma questa volta non ho avuto paura di nulla, ormai ero nel giro di boa della fine... la mia testa ha immagazzinato che mancavano meno di 6h e che potevo farcela, dovevo solo ingannare la stanchezza, mancava meno di un'ora all'alba... e poi ..tutta discesa...
è stato così, mi sono aggrappata a tutto e tutti fino a far arrivare le 9.58 del 14/04 con il primo colpo di pistola che indicava 1' alla fine .. ecco le 10.00, finish finita e io sono ancora in ballo...queste sono le mie soddisfazioni a 28 anni, quelle date dalla corsa... corsa che amo veramente, quella dove non ho avversari ma Amici e gli unici da abbattere sono i miei limiti....